Cervi d'Abruzzo: sono ancora salvi e la caccia resta sospesa!

Grande vittoria delle associazioni che hanno illustrato al Consiglio di Stato le loro ragioni a difesa dei cervi.

L'udienza che il Consiglio di Stato chiede di fissare al TAR Abruzzo sarà il prossimo step da superare.

Fermiamo la strage di cervi!

Hanno deciso che sono troppi. Ma a contarli sono stati i loro carnefici, i cacciatori.

Così è stato istituito un piano di uccisione a sangue freddo per 469 cervi maschi e femmine. Di questi, 142 sono cuccioli con meno di un anno. E ci sono cacciatori disposti a pagare pur di portarsi a casa i corpi degli animali trucidati.

Dal 14 ottobre, in Abruzzo, cervi adulti e piccoli (con le loro mamme) saranno nel mirino dei fucili assassini. Noi possiamo salvarli, ma dobbiamo agire ora! E' urgente! Mancano pochi giorni: solo insieme possiamo fermare questa strage programmata.

Tantissime persone hanno accolto il nostro invito a chiedere al Presidente della Regione Abruzzo di ritirare la delibera che decreta l'uccisione dei 469 cervi.


Ecco il messaggio che in tantissimi abbiamo mandato.

Egregio Presidente,

Le scrivo per chiederle di ritirare subito la delibera 509 dell'8 agosto 24 con cui stabilisce - per la prima volta in Abruzzo - l'uccisione, tramite un piano di abbattimento in caccia di selezione, di 469 cervi, dei quali 142 piccoli con meno di un anno di età, ancora accompagnati dalle mamme.

Si tratta di un atto crudele e intollerabile, basato su informazioni non veritiere e fuorvianti perché in realtà i danni all'agricoltura imputati a questi animali sono irrisori, così come il numero di incidenti stradali.

E' necessario che lei si spenda con serietà per fermare questo sanguinoso programma di esecuzioni di animali selvatici che nuoce gravemente all'immagine di un Abruzzo "Regione verde d'Europa", in perfetta sintonia con la natura e gli animali.

Cordiali saluti

CHI LI HA CONTATI? I CACCIATORI!

Con fragoroso conflitto d'interesse sono i cacciatori a censire gli animali. Più sono gli animali censiti, più elevato è il numero di quelli “prelevabili”. Dal monitoraggio è emersa “la presenza di un numero di capi più del doppio rispetto a quello del 2018".

La relazione della società incaricata di elaborare la proposta di gestione del cervo in Abruzzo evidenzia la scarsa affidabilità proprio dei dati raccolti dal 2018 e precisa che solo gli anni 2022- 2024 "probabilmente, rappresentano la reale situazione grazie al lavoro di organizzazione della raccolta dati in modo univoco a livello regionale.

In quegli anni la popolazione di cervo è rimasta quasi costante: con una diminuzione nel 2023 pur in assenza di caccia!

DANNI ALL'AGRICOLTURA? IRRISORI!

L'analisi effettuata sulla base dei dati forniti dal Servizio Territoriale Per L'agricoltura Abruzzo Ovest, riporta che nel periodo 01/09/2022 - 31/08/2023 i danni da cervo indennizzati sono stati € 25.940,73. Ricordiamo che il bilancio regionale prevede 16,7 milioni in fondi per 2300 beneficiari!

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Da oltre 45 anni ci battiamo per gli animali grazie al supporto prezioso e costante dei nostri soci. Noi vogliamo che ognuno di loro possa vivere libero e lontano dai pericoli della caccia, come i cervi in Abruzzo: richiedi la tua tessera LAV, e schierati con noi per dire no alla caccia!

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FERMA LA STRAGE DEI CERVI!