Sono circa 300 le manifestazioni storiche con cavalli e asini organizzate ogni anno in Italia.
Si tratta di competizioni che presentano un elevato rischio di incidenti, anche mortali, a causa delle caratteristiche dei tracciati sui quali gli animali sono costretti a correre.
Dal 1975 a oggi sono morti 13 cavalli ad Asti e 50 a Siena, solo per citare i due Palii più importanti e conosciuti. L’accesa competizione tra contrade rivali, inoltre, può spingere persone senza scrupoli a ricorrere all’uso di sostanze proibite per migliorare le performance dei cavalli, esponendoli quindi al rischio di collassi respiratori e cardiaci.
I palii sono per i cavalli una folle corsa verso la morte. L’unica mossa giusta è abolirli, perciò vogliamo la fine di queste ‘tradizioni’ cruente e coercitive.
Non assistere a palii o ad altre competizioni ‘tradizionali’ in cui i concorrenti sono cavalli, asini o altri animali. Aiutaci a diffondere informazioni sulla sofferenza degli animali e sui maltrattamenti che spesso subiscono.