Nel mondo ci sono milioni di animali detenuti in strutture di cattività solo al fine di esposizione o intrattenimento al pubblico.
In Italia sono 35 le strutture licenziate come Zoo e circa 50 quelle con animali aperte al pubblico e senza licenza.
I giardini zoologici non fanno eccezione. La mancanza di libertà è la prima conseguenza drammatica. A questo si accompagnano forme di detenzione, anche molto crudeli, che non potranno mai rispondere alla natura degli animali.
Come più della metà degli italiani siamo contrari agli zoo, eredità di un passato in cui non si conoscevano e non si rispettavano gli animali come individui. Oggi non esistono più i presupposti per giustificare la riproduzione o l’esposizione di animali in strutture zoologiche
I delfinari non sono altro che circhi acquatici e in Italia ne contiamo 4.
Pur non sembrando tali, i delfinari sono l’esempio chiaro di un genere di spettacolo che causa la sofferenza di diversi animali marini, principalmente delfini, catturati, allevati, esposti e ridicolizzati per il solo divertimento umano.
In Europa ci sono più di 300 delfini tursiopi in cattività e in Italia tutti i delfini in cattività appartengono a questa specie.
Costretti a sopravvivere per molti anni in piscine, i delfini sono sottoposti ad addestramenti estenuanti, obbligati a interagire con il pubblico (inclusi avvicinamenti per scattare foto) ed esposti a forti rumori.
Quando sono liberi nel loro habitat questi cetacei possono nuotare fino a 100 km al giorno, arrivando alla velocità di 45 km orari. In natura vivono per tutta la vita in gruppi molto uniti, e possono arrivare ai 50 anni di età.
Negli acquari e nei delfinari i delfini sembrano divertirsi, ma quel sorriso è solo la forma naturale della loro mandibola.
Per quanto grandi possano sembrare le strutture, dicono gli esperti, il più grande delfinario al mondo potrà raggiungere al massimo una dimensione pari all’1% dello spazio necessario per i delfini.
Monitoriamo e denunciamo le condizioni degli animali negli zoo e nei delfinari.
LAV ha avviato da alcuni anni una collaborazione con la Born Free Foundation sul tema Zoo attraverso il Programma Zoo - Check, che valuta lo stato e la performance degli zoo in Europa, anche in merito al grado di applicazione della normativa e degli standard riconosciuti.
Due vittorie per tutte.
A Zoomarine, lo zoo-parco divertimenti di Roma, abbiamo misurato il rumore durante gli "spettacoli". Il livello di decibel è risultato altissimo e vicinissimo alle vasche degli animali, costretti a subire i rumori, senza potersi nascondere o allontanare, come invece prevede la Legge. La multinazionale messicana che gestisce la struttura ci aveva accusato di aver generato una campagna d'odio nei loro confronti, denunciandoci per diffamazione a seguito delle nostre inchieste. Il Tribunale si è espresso a favore di LAV, respingendo le accuse.
Imbottiti di calmanti e ormoni, erano costretti ad addestramenti e spettacoli sfiancanti in vasche minuscole. Con i nostri avvocati siamo riusciti a mettere in salvo i 4 delfini del Delfinario di Rimini e a far condannare chi li maltrattava. Si è trattato della prima condanna del genere in Europa.
Vogliamo liberare i delfini dai delfinari e restituirli al mare, il loro habitat naturale.
Le chiusure o dismissioni dei delfinari sono un fenomeno oramai frequente in Italia, in Europa e nel mondo ma al momento i delfini possono solo essere spostati da una struttura di cattività all’altra.
Per offrire una soluzione più in linea con le caratteristiche naturali e con le esigenze di specie dei delfini, stiamo progettando, con Marevivo e Istituto Tethys, un rifugio a mare che potrà ospitarli.
In un'area semi confinata a mare i delfini che provengono dalla cattività e dagli spiaggiamenti troveranno un’ambiente idoneo in cui trascorrere un’esistenza il più simile possibile a quella che avrebbero condotto in libertà.
La spensieratezza dei delfini è solo apparente, poiché nasconde addestramenti rigidi e continui. Ora lo sai e sai anche che assistere a spettacoli che utilizzino questi animali è una scelta che continuerà ad alimentare sofferenza, divertendo in modo univoco solo l’essere umano. E per gli acquari, i delfinari e gli zoo e per tutte le esposizioni di animali vale lo stesso. Ricordalo.