Ecco il futuro che ci aspetta con il famigerato emendamento 'caccia selvaggia': assediati in casa da cacciatori.
Nei dintorni di Arezzo, un bimba, vittima della follia venatoria, è stata
colpita al volto da un numero imprecisato di pallini da caccia mentre era nel
suo giardino di casa, un’area che ogni genitore ritiene sicura da qualsiasi
pericolo, ma che evidentemente non garantisce di tenere alla larga l’invasività
dei cacciatori.
Quanto accaduto ieri ad Arezzo con il ferimento al volto di una bambina a causa di pallini da caccia, è il prodotto di un clima costruito consapevolmente da maggioranza e opposizione parlamentare unite per dare sempre più spazio alla sanguinaria passione dei cacciatori.
Lo avevamo annunciato già a gennaio scorso che il nostro Paese non sarebbe più stato lo stesso dopo che il Parlamento aveva approvato le modifiche apportate alla Legge sulla caccia dal famigerato emendamento “caccia selvaggia”, inserito surrettiziamente nella Legge finanziaria dall’onorevole Foti, capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia.
Un emendamento che disponeva esplicitamente che da quel momento i cacciatori sarebbero potuti entrare in città e parchi per svolgere le loro attività.
I fucili da caccia possono ferire se si trovano ad una distanza non superiore ai 30-40 metri, quindi, se la bambina è stata colpita al volto, chi ha sparato stava ampiamente violando la distanza minima imposta dalla Legge, che nel caso di specie prevede almeno 150 metri quando si spara in direzione di case o strade.
Proprio sabato scorso assieme a migliaia di cittadini e tante altre associazioni, abbiamo manifestato a Trento contro “caccia selvaggia” per la tutela di animali e persone messe sempre più a rischio da una politica scellerata, totalmente accondiscendente alla lobby venatoria alla quale concede ogni richiesta. Come sta accadendo proprio in questi giorni al Parlamento, dove maggioranza e opposizione stanno scrivendo, sotto dettatura delle associazioni venatorie, nuove disposizioni che andranno a portare ulteriori modifiche alla Legge nazionale sulla caccia in termini filo venatori.