LAV, parte civile nel processo che ha visto la condanna in primo grado degli imputati per abbandono, traffico e falso.
85 cuccioli stipati nei portabagagli delle auto, senza aria né acqua, costretti tra le loro stesse deiezioni senza la possibilità di muoversi né stare eretti, afflitti da sintomi di varie patologie.
Queste le drammatiche condizioni nelle quali hanno viaggiato dall’Ungheria all’Italia 85 cani di varie razze con meno di 12 settimane di vita, destinati a essere venduti nei negozi, ma sequestrati tra il 2020 e il 2021 dopo il fermo dei mezzi sui quali viaggiavano da parte della Polizia Stradale di Udine.
Un operato criminale perpetrato nel tempo, che vede questi individui giocare alla roulette russa con la vita degli animali: trattarli come oggetti di lusso, sperare che sopravvivano fino alla vendita al cliente, senza nessun rispetto per le loro condizioni di salute, i loro diritti, la loro etologia.
I cani, privi di libretti sanitari e passaporti in regola, sono stati curati e in seguito dati in custodia giudiziaria presso famiglie affidatarie, mentre per i 4 imputati si apre oggi il procedimento penale che li vedrà rispondere dei reati di maltrattamento di animali aggravato dalla morte, traffico illecito di animali e falso.
LAV, da sempre in prima linea per contrastare il fenomeno del traffico illecito di cuccioli dall’Est, ha richiesto di costituirsi parte civile per sostenere le ragioni dell’accusa e chiedere che gli imputati, due dei quali recidivi, siano riconosciuti colpevoli di aver perpetrato una condotta finalizzata al lucro sulla vita di animali che hanno gravemente maltrattato, causando la morte di uno di loro e siano condannati al massimo della pena.
La moda del cucciolo di razza alimenta un traffico milionario e, in questo quadro, la tratta dei cuccioli dai Paesi dell’Est si conferma uno dei business più redditizi, che coinvolge migliaia di animali ogni anno e che vede attive vere e proprie organizzazioni transazionali. Solo nel 2021 sono stati sequestrati almeno 450 cani; 17, invece, le persone denunciate. Dal 2010, anno in cui è entrata in vigore la legge contro la tratta dei cuccioli, fino al 2021 compreso, sono stati sequestrati 7015 cani e 92 gatti dal valore complessivo di circa 5.612.000 euro (Fonte: Rapporto Zoomafia Lav 2022).
Numeri che non possono lasciare indifferenti e che ci portano a evidenziare, ancora una volta, la necessità di modifica sia della legge sul maltrattamento e l’uccisione di animali, sia di quella che ha introdotto il reato di traffico cuccioli affinché siano realmente strumenti per perseguire e prevenire questi reati.
E’ inoltre importante fare una riflessione sulla costante domanda di cuccioli di razza da acquistare, domande che alimenta un’offerta, clandestina e criminale, che diversamente non avrebbe ragione d’esistere. Ecco perché rivolgiamo un appello a tutti coloro che vogliono vivere con un cane o un gatto: sceglietelo come si sceglie un amico, non un paio di scarpe in un negozio. Adottatelo da un rifugio.