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Traffico di 85 cuccioli dall’Ungheria: arriva la condanna in primo grado e la confisca degli animali

LAV, parte civile nel processo che ha visto la condanna in primo grado degli imputati per abbandono, traffico e falso.

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Ultimo aggiornamento

martedì 10 ottobre 2023

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#friuliveneziagiulia
Animali familiari

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Noi di LAV, presenti come parte civile, ci siamo impegnati a tutela dei cani

Con la sentenza di primo grado del Tribunale di Udine si segna un primo importante passo per il riconoscimento delle responsabilità dei 2 imputati nel procedimento penale scaturito dal sequestro di 85 cuccioli a seguito di alcuni fermi operati dalla Polizia Stradale di Udine tra il 2020 e il 2021.

Due dei quattro imputati sono stati infatti riconosciuti colpevoli delle condotte loro ascritte e condannati rispettivamente a 9 mesi e 15 giorni e a 8 mesi per i reati di traffico di animali, abbandono e falso, oltre al risarcimento danni e rifusione delle spese legali.

LAV, presente come parte civile, si era impegnata direttamente a tutela dei cani, affidati in custodia giudiziaria alle famiglie dopo il sequestro, per chiedere che venissero svincolati dal procedimento penale e ceduti definitivamente, ottenendone la confisca.

Pur ribadendo che le pene previste siano troppo lievi rispetto alla condotta contestata, in particolare quando dalle sofferenze inflitte agli animali a fine di lucro deriva anche la morte, come in questo caso, siamo soddisfatti che sia stato riconosciuto il reato di traffico di animali. Un reato che si ascrive nel fenomeno della zoomafia, che muove milioni di euro e coinvolge migliaia di animali ogni anno movimentati da vere e proprie organizzazioni transnazionali. Non ci stanchiamo di ricordare che se questo commercio esiste è perché non cala la domanda di cuccioli di razza a poco prezzo, quindi tutti hanno il potere di combatterlo scegliendo l’adozione dai rifugi invece che l’acquisto di un cucciolo. LAV

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mercoledì 05 aprile 2023

Udine, traffico e maltrattamento di 85 cuccioli

85 cuccioli stipati nei portabagagli delle auto, senza aria né acqua, costretti tra le loro stesse deiezioni senza la possibilità di muoversi né stare eretti, afflitti da sintomi di varie patologie.

Queste le drammatiche condizioni nelle quali hanno viaggiato dall’Ungheria all’Italia 85 cani di varie razze con meno di 12 settimane di vita, destinati a essere venduti nei negozi, ma sequestrati tra il 2020 e il 2021 dopo il fermo dei mezzi sui quali viaggiavano da parte della Polizia Stradale di Udine.

Un operato criminale perpetrato nel tempo, che vede questi individui giocare alla roulette russa con la vita degli animali: trattarli come oggetti di lusso, sperare che sopravvivano fino alla vendita al cliente, senza nessun rispetto per le loro condizioni di salute, i loro diritti, la loro etologia. Alessandra Ferrari, area Animali Familiari

I cani, privi di libretti sanitari e passaporti in regola, sono stati curati e in seguito dati in custodia giudiziaria presso famiglie affidatarie, mentre per i 4 imputati si apre oggi il procedimento penale che li vedrà rispondere dei reati di maltrattamento di animali aggravato dalla morte, traffico illecito di animali e falso.

LAV, da sempre in prima linea per contrastare il fenomeno del traffico illecito di cuccioli dall’Est, ha richiesto di costituirsi parte civile per sostenere le ragioni dell’accusa e chiedere che gli imputati, due dei quali recidivi, siano riconosciuti colpevoli di aver perpetrato una condotta finalizzata al lucro sulla vita di animali che hanno gravemente maltrattato, causando la morte di uno di loro e siano condannati al massimo della pena.

La moda del cucciolo di razza alimenta un traffico milionario e, in questo quadro, la tratta dei cuccioli dai Paesi dell’Est si conferma uno dei business più redditizi, che coinvolge migliaia di animali ogni anno e che vede attive vere e proprie organizzazioni transazionali. Solo nel 2021 sono stati sequestrati almeno 450 cani; 17, invece, le persone denunciate. Dal 2010, anno in cui è entrata in vigore la legge contro la tratta dei cuccioli, fino al 2021 compreso, sono stati sequestrati 7015 cani e 92 gatti dal valore complessivo di circa 5.612.000 euro (Fonte: Rapporto Zoomafia Lav 2022).

Numeri che non possono lasciare indifferenti e che ci portano a evidenziare, ancora una volta, la necessità di modifica sia della legge sul maltrattamento e l’uccisione di animali, sia di quella che ha introdotto il reato di traffico cuccioli affinché siano realmente strumenti per perseguire e prevenire questi reati.
E’ inoltre importante fare una riflessione sulla costante domanda di cuccioli di razza da acquistare, domande che alimenta un’offerta, clandestina e criminale, che diversamente non avrebbe ragione d’esistere. Ecco perché rivolgiamo un appello a tutti coloro che vogliono vivere con un cane o un gatto: sceglietelo come si sceglie un amico, non un paio di scarpe in un negozio. Adottatelo da un rifugio. Alessandra Ferrari, area Animali Familiari


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