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Trento: confiscato l’intero gregge del pastore denunciato per violenze e maltrattamenti

Grande successo dello sportello contro i maltrattamenti di LAV a Trento.

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venerdì 13 dicembre 2024

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Grande successo dello sportello contro i maltrattamenti di LAV a Trento

Si è tenuta due giorni fa, presso il Tribunale di Trento, l’udienza con la quale il GIP ha accolto l’istanza di patteggiamento presentata dagli indagati per i reati di maltrattamento e uccisione di animali relativi al gregge di pecore di Trento. Il GIP ha emesso sentenza di patteggiamento disponendo anche la confisca dell’intero gregge e l’applicazione della pena accessoria, per entrambi gli indagati, della sospensione per 4 mesi dell’attività di trasporto, commercio ed allevamento.

La decisione del GIP ha riconosciuto al proprietario del gregge, e datore di lavoro dei pastori filmati durante le violenze, la piena responsabilità degli animali: è infatti lui che ha l’obbligo di assicurare che gli stessi animali non siano vittime di maltrattamenti e violenze da parte di chiunque, soprattutto se chi maltratta è assunto da lui stesso per la gestione del gregge. Annarita D'Errico, Responsabile Nazionale degli sportelli LAV contro i maltrattamenti

Risale al settembre 2023 la denuncia legale e mediatica di LAV del caso del gregge di Trento di proprietà di due noti allevatori transumanti della Valle dei Laghi in Trentino, che a seguito di diverse segnalazioni giunte presso lo Sportello contro i Maltrattamenti di Trento e grazie all’assidua e costante attività di monitoraggio dei nostri volontari, i proprietari furono immediatamente indagati per i reati di maltrattamento e uccisione “perché in concorso tra loro – anche per omissione per non aver impedito l’evento di cui avevano l’obbligo giuridico di impedire – e in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, avevano cagionato ovvero consentito di cagionare, per crudeltà e senza necessità, la morte di animali ovvero a loro lesioni ovvero per averli comunque sottoposti a sevizie o a comportamenti o a fatiche insopportabili per le loro caratteristiche etologiche” come si legge dalle carte processuali.

Auspichiamo che, una volta eseguita la confisca ad opera dell’Autorità competente in fase di esecuzione, gli animali vengano affidati a persone in grado di trattarli nel modo che meritano e senza che ritornino nel ciclo dello sfruttamento degli allevamenti. Annarita D'Errico, Responsabile Nazionale degli sportelli LAV contro i maltrattamenti

LAV ringrazia vivamente l’avv. Sara Morolli del Foro di Trento per l’assistenza fornita nel presente procedimento penale.