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Maltrattamenti: i calci agli agnelli sono atti violenti non 'eventi accidentali'!

Le violenze dei pastori trentini che fecero indignare l'Italia per il PM non sono da condannare. Siamo indignati e ci opporremo.

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martedì 03 settembre 2024

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Siamo indignati e ci opporremo

Siamo indignati: è stata richiesta l'archiviazione del procedimento penale nei confronti di chi ha preso a calci e ha lanciato pecore e agnelli a cui invece avrebbe dovuto badare.

In Trentino abbiamo filmato scene inaccettabili e le abbiamo consegnate alle autorità: come hanno potuto ignorarle?

A settembre 2023, a seguito di diverse segnalazioni, LAV ha denunciato le violenze che i pastori di pecore di un determinato gregge agivano in maniera sistemica ai danni di agnelli e pecore, presentando numerosi filmati che ritraevano gli atti violenti.

Non esiste alcuna motivazione per cui un pastore possa prendere a calci un animale e poi scaraventarlo per aria: non abbiamo registrato un solo episodio, ma numerosi atti violenti riconducibili a più pastori. Questo evidenzia un atteggiamento sistemico ai danni di questi animali. Ancora una volta il settore dell'allevamento non rispetta e non tutela né i pochi diritti che gli animali hanno, né tanto meno quelli dei lavoratori. Questo non può essere giustificato in alcun modo e ci aspettiamo che venga punito sia chi ha commesso queste evidenti ed inaccettabili violenze, sia chi aveva responsabilità e obbligo di controllare il gregge, ossia il proprietario. Simone Stefani, Responsabile della sede LAV di Trento

A quasi un anno dalla denuncia, il PM ha dichiarato la volontà di procedere con la richiesta di archiviazione al Giudice per maltrattamento, perché a suo giudizio gli atti erano dovuti al “movimento del gregge, con oltre 700 ovini, e all'accidentale calpestamento degli animali”.

Quanto abbiamo mostrato non evidenzia alcun “evento accidentale” ma una volontà precisa e ripetuta di maltrattare gli animali.

Il lavoro di indagine e di denuncia, svolto dallo Sportello contro i maltrattamenti sugli animali di LAV a Trento, ha mostrato che le violenze contro le pecore e gli agnelli erano una prassi per tutti i pastori; infatti, quelli che si sono susseguiti in questi mesi non hanno mai cambiato modus operandi.

Presenteremo opposizione all'archiviazione: le vite di quegli agnelli hanno valore!

Gli animali non godono della giusta ed efficace protezione da parte della legge e subiscono ogni giorno, ovunque, efferate violenze di ogni genere.

Chiediamo ai deputati della Commissione Giustizia della Camera, a tutti i parlamentari e al Ministro della Giustizia Carlo Nordio di sbloccare subito la discussione della Legge per inasprire le pene relative ai maltrattamenti contro gli animali.

In quasi due anni di attività lo sportello di Trento ha:

  • raccolto 244 segnalazioni di maltrattamento (dati aggiornati al 31.07.2024),
  • effettuato 238 sopralluoghi al fine di verificarne la fondatezza,
  • sporto 31 denunce e contribuito a salvare 70 animali,

oltre ad aver contribuito a far sequestrare e, quindi a sottrarre a ripetute violenze, il gregge di pecore in questione, composto da oltre 400 animali, le cui sorti sono ora in serio pericolo se il procedimento penale dovesse essere archiviato.

I diritti di serie A e di serie B non sono accettabili in un Paese che ha inserito nell'articolo 9 della Costituzione la tutela degli animali.


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giovedì 14 marzo 2024

Maxi sequestro di 400 tra pecore e agnelli

400 pecore sono state sequestrate per maltrattamenti e cattiva conduzione del gregge.

A disporre il sequestro l'autorità giudiziaria. L'operazione è stata possibile grazie anche ai mesi di indagini portate avanti dallo sportello contro i maltrattamenti di Trento che ha lavorato senza sosta per supportare le forze dell'ordine.

Già negli scorsi mesi noi di LAV avevamo denunciato le scene di violenza a danno di pecore e agnelli indifesi, che avevano fatto il giro della stampa locale e nazionale, suscitando sgomento e indignazione di fronte alla furia inaudita agita contro esseri indifesi.

E' un successo formidabile il sequestro e la messa in sicurezza di queste 400 vite. Ora chiediamo alle autorità competenti garanzie di definitiva salvezza.Simone Stefani, responsabile LAV Trentino

A settembre 2023, dopo una serie di monitoraggi e verifiche da parte dei volontari dello Sportello di Trento, LAV aveva denunciato un pastore che maltrattava brutalmente un gregge di pecore, prendendole a calci, torcendogli il collo e molto altro.

Nonostante il responsabile di quegli atroci gesti fosse stato immediatamente allontanato, proprio grazie alla nostra tempestiva denuncia, la situazione non è cambiata, rivelandosi ancora più violenta. A novembre 2023 l'azienda agricola proprietaria degli animali aveva infatti ingaggiato un nuovo pastore, che purtroppo si è macchiato delle stesse crudeltà.

Nelle immagini raccolte dai nostri volontari durante gli appostamenti, abbiamo registrato l'uomo mentre colpiva le pecore con un bastone, colpendone con violenza alcune proprio sul dorso. Non pago, lo abbiamo registrato mentre afferrava gli agnellini, li sollevava per le zampe tenendoli a penzoloni per poi scaraventarli a terra dopo averli fatti roteare in aria.avv. Annarita D'Errico, responsabile nazionale degli Sportelli LAV contro i maltrattamenti sugli animali,

L'Avv. D'Errico ha collaborato alla stesura della denuncia, da parte di LAV, anche di questo secondo soggetto.

Noi di LAV abbiamo dovuto constatare che a pochi mesi di distanza, le efferatezze rimangono le stesse. Il materiale foto e video raccolto in questi mesi è stato messo a disposizione della Procura.

Tutti gli animali hanno il diritto avere la giusta tutela, così come prevede il nostro ordinamento giuridico che punisce chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione a un animale o lo sottopone a sevizie o a comportamenti o fatiche insopportabili per le sue caratteristiche etologiche.Avv. Annarita D'Errico

Si ringraziano la Procura e il Corpo Forestale per il lavoro svolto.


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giovedì 14 settembre 2023

Chiediamo condanna per maltrattamenti e allontanamento dal gregge

Allo Sportello contro i maltrattamenti di Trento sono giunte, da diverse persone che passeggiavano lungo una valle, segnalazioni relative ad un grave caso di maltrattamento ai danni di un gregge di pecore che stazionava abitualmente da quelle parti.

I nostri volontari si sono messi subito in moto per organizzare dei sopralluoghi al fine di accertare quanto segnalato allo Sportello.

Diversi appostamenti hanno portato, purtroppo, a constatare che ciò che ci è stato raccontato dai segnalanti era la cruda realtà.

Abbiamo visto il pastore afferrare in maniera brutale una pecora e, dopo essersi seduto a cavalcioni sull’animale per tosarla, sferrarle un violento colpo, dapprima con il ginocchio e poi con i piedi. E altre scene di uguale brutalità.

Lo abbiamo visto coricarsi su una pecora, divaricarle violentemente le zampe nel tentativo di far avvicinare un agnellino alle mammelle. La pecora tentava di ribellarsi e il pastore la afferrava dalla testa e le attorcigliava il collo quasi a volerglielo rompere. Dopo avergli sferrato un forte pugno sul petto, il pastore si è accanito contro l’agnellino, lo ha colpito con un deciso pugno e lo ha scaraventato a terra, dove è rimasto senza più muoversi. Non sappiamo se sia deceduto o meno, perché nella concitazione del momento altre pecore si sono avvicinate coprendo la visuale ai nostri volontari.

Abbiamo visto il pastore afferrare degli agnellini per trasportarli all’interno di un baito in muratura poco lontano,  tenendoli 'a penzoloni'  per le zampe, nonostante i piccoli si divincolassero per l’evidente dolore causato dalla trazione sulle zampe.

Tutte queste scene sono state immortalate dai video che abbiamo allegato alla denuncia immediatamente depositata.  

Chiediamo che il pastore venga condannato per maltrattamenti contro gli animali e che, nell’attesa e per sempre, venga allontanato dal gregge affinché non possa più commettere azioni di questo genere in danno nessun animale

Ringraziamo i volontari dello Sportello di Trento per il loro prezioso contributo e l’Avv. Teresa Gentilini alla quale abbiamo affidato la gestione legale di questo caso. 

Per ribadire il rispetto dovuto a tutti gli animali,  la lotta ad ogni forma di sfruttamento e maltrattamento e il NO alla caccia scenderemo  in piazza a Trento sabato 16 settembre alle 14 per una delle più grandi manifestazioni degli ultimi tempi, proprio il giorno prima dell’apertura della stagione venatoria. Unisciti a noi!

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Casi come questa segnalazione dimostrano l'importanza cruciale di avere a disposizione uno strumento efficace per contrastare i maltrattamenti sugli animali.

Ecco perché LAV ha deciso di aprire gli Sportelli contro i maltrattamenti sugli animali a Verona, Trento e Bari.

Gli Sportelli LAV offrono la possibilità di salvare qualunque animale si trovi in difficoltà o sia vittima di soprusi e violenze, in collaborazione con le Istituzioni preposte. Raccolgono, infatti, le segnalazioni riguardanti comportamenti costituenti reato in danno agli animali e le gestiscono in collaborazione con le Forze di Polizia.


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