Le violenze dei pastori trentini che fecero indignare l'Italia per il PM non sono da condannare. Siamo indignati e ci opporremo.
Allo Sportello contro i maltrattamenti di Trento sono giunte, da diverse persone che passeggiavano lungo una valle, segnalazioni relative ad un grave caso di maltrattamento ai danni di un gregge di pecore che stazionava abitualmente da quelle parti.
I nostri volontari si sono messi subito in moto per organizzare dei sopralluoghi al fine di accertare quanto segnalato allo Sportello.
Diversi appostamenti hanno portato, purtroppo, a constatare che ciò che ci è stato raccontato dai segnalanti era la cruda realtà.
Abbiamo visto il pastore afferrare in maniera brutale una pecora e, dopo essersi seduto a cavalcioni sull’animale per tosarla, sferrarle un violento colpo, dapprima con il ginocchio e poi con i piedi. E altre scene di uguale brutalità.
Lo abbiamo visto
coricarsi su una pecora, divaricarle violentemente le zampe nel tentativo di
far avvicinare un agnellino alle mammelle. La pecora tentava di ribellarsi e il
pastore la afferrava dalla testa e le attorcigliava il collo quasi a
volerglielo rompere. Dopo avergli sferrato un forte pugno sul petto, il
pastore si è accanito contro l’agnellino, lo ha colpito con un deciso pugno e lo ha scaraventato a terra, dove è rimasto senza più muoversi. Non sappiamo
se sia deceduto o meno, perché nella concitazione del momento altre pecore si
sono avvicinate coprendo la visuale ai nostri volontari.
Abbiamo visto il pastore afferrare degli agnellini per trasportarli all’interno di un baito in muratura poco lontano, tenendoli 'a penzoloni' per le zampe, nonostante i piccoli si divincolassero per l’evidente dolore causato dalla trazione sulle zampe.
Tutte queste scene sono state immortalate dai video che abbiamo allegato alla denuncia immediatamente depositata.
Chiediamo che il pastore venga condannato per maltrattamenti contro gli animali e che, nell’attesa e per sempre, venga allontanato dal gregge affinché non possa più commettere azioni di questo genere in danno nessun animale
Ringraziamo i volontari dello Sportello di Trento per il loro prezioso contributo e l’Avv. Teresa Gentilini alla quale abbiamo affidato la gestione legale di questo caso.
Per ribadire il rispetto dovuto a tutti gli animali, la lotta ad ogni forma di sfruttamento e maltrattamento e il NO alla caccia scenderemo in piazza a Trento sabato 16 settembre alle 14 per una delle più grandi manifestazioni degli ultimi tempi, proprio il giorno prima dell’apertura della stagione venatoria. Unisciti a noi!
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Ecco perché LAV ha deciso di aprire gli Sportelli contro i maltrattamenti sugli animali a Verona, Trento e Bari.
Gli Sportelli LAV offrono la possibilità di salvare qualunque animale si trovi in difficoltà o sia vittima di soprusi e violenze, in collaborazione con le Istituzioni preposte. Raccolgono, infatti, le segnalazioni riguardanti comportamenti costituenti reato in danno agli animali e le gestiscono in collaborazione con le Forze di Polizia.