La sospensione delle autorizzazioni stabilita dal TAR rimane in vigore.
Ieri vi abbiamo parlato del più grande sequestro di animali da Aptuit, azienda multinazionale che opera in ambito farmaceutico e dal fatturato milionario.
Oggi, a pochi giorni di distanza, la notizia è stata diffusa su oltre 40 testate giornalistiche locali e nazionali, e ripresa in numerosi telegiornali, consentendo di riaccendere la luce sugli orrori della sperimentazione animale, troppe volte tenuta nascosta.
Apprendiamo da “Il Fatto Quotidiano”, che la Procura di Verona avrebbe già emesso “la citazione diretta con udienza” per l'ex presidente e una veterinaria, mentre avrebbe incluso tra gli indagati anche un'altra veterinaria dell'azienda. Esprimiamo profonda soddisfazione per questo nuovo risultato legale. I nostri avvocati approfondiranno questa notizia che, se confermata, comporterebbe la possibilità dell'inizio di un vero e proprio processo contro tre alti funzionari dell'azienda Aptuit su cui pendono reati gravissimi: maltrattamento e uccisione “non necessitata di animali” su denuncia LAV.
Parte della stampa locale, come il "Corriere di Verona", "Cronaca di Verona" e "L'Arena", così come il programma televisivo “Buongiorno Regione Veneto” hanno messo a conoscenza le persone che vivono su quel territorio, di ciò che accade dietro le spesse mura di Aptuit: comportamenti inaccettabili a carico di animali che hanno avuto la sfortuna di diventare “cavie” di un sistema malato, sottoposti a ulteriore dolore e sofferenza.
La notizia è apparsa anche su numerosi siti di informazione come "Ohga", che ha fatto notare come tutto quello che è avvenuto in quella azienda sia stato fatto all'insaputa delle autorità e delle istituzioni che oggi, invece, vengono messe davanti a fatti gravissimi di crudeltà animale che non possono essere tollerati e per cui chiediamo giustizia.
Per continuare a supportare la campagna e poter salvare tutti gli altri animali ancora rinchiusi nei laboratori ti invitiamo a firmare e condividere la petizione per chiedere al Ministro dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, che almeno l'1% dei fondi vengano destinati esclusivamente ai modelli sostitutivi senza animali.