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Aptuit: Consiglio di Stato conferma che i beagle non possono essere toccati

La sospensione delle autorizzazioni stabilita dal TAR rimane in vigore.

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mercoledì 03 luglio 2024

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Ci batteremo affinché questa sospensione venga definitivamente approvata

Aptuit, la multinazionale veronese, a seguito della sospensione delle autorizzazioni da noi richieste e accolte dal Tribunale del Lazio, ha fatto immediato ricorso al Consiglio di Stato, per poter riprendere quanto prima le sperimentazioni su cani beagle.  

Il Consiglio di Stato, ieri sera, ha però confermato quanto già espresso dal TAR del Lazio, respingendo la richiesta della multinazionale e stabilendo che la sospensione delle autorizzazioni continua ad essere in vigore garantendo ai cani di non venire sottoposti ad iniezioni, prelievi ed isolamento continuo. 

Il Massimo Organo della Giustizia amministrativa non ha ritenuto evidentemente rilevante la richiesta di Aptuit di interrompere urgentemente la sospensiva così da riprendere già il 3 luglio le sperimentazioni in corso sui cani.

Ancora una volta un Tribunale ha ribadito l’importanza della tutela del benessere animale nell’ambito della sperimentazione animale, come definito dalla Costituzione Italiana all’articolo 9 e dal trattato sul funzionamento dell’Unione Europea all’articolo13, il quale stabilisce “che bisogna tenere pienamente conto delle esigenze connesse al benessere degli animali, dal momento che sono esseri senzienti”.  

Quanto stabilito dalla normativa trova la sua concretizzazione con la decisione del TAR del Lazio prima e del Consiglio di Stato ora, che rigetta la richiesta di Aptuit di riprendere la vivisezione sui cani beagle, in quanto imprescindibile tenere conto de “l’interesse alla tutela del bene costituzionalmente tutelato della vita e del benessere degli animali”, e fissa l’udienza per l’11 luglio.  

In quella sede, attraverso i nostri legali, difenderemo il diritto dei cani ancora rinchiusi nei laboratori della multinazionale veronese, e ci batteremo affinché la sospensione delle autorizzazioni venga confermata anche dal Consiglio di Stato nell’udienza prevista per l’11 luglio, rigettando una volta per tutte il tentativo di Aptuit di poter ricominciare a effettuare quegli esperimenti, il tutto, ci preme ricordare, in un contesto in cui vi è un’indagine a carico dell’allora Presidente dell’azienda  e veterinario su cui pendono accuse gravissime: maltrattamento e uccisione non necessitata di cani beagles e primati non umani.

Ci appelliamo al Ministero della Salute e all’Azienda Sanitaria Locale Scaligera e chiediamo di verificare che i cani oggetto degli esperimenti oggi sospesi siano tenuti in condizioni che rispettino le loro necessità etologiche e non siano utilizzati in alcuna procedura almeno fino all’udienza fissata per il 16 dicembre, oltre che incentivare la liberazione dei cani coinvolti nelle autorizzazioni ora sospese e la loro adozione in famiglia.

 

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mercoledì 26 giugno 2024

Vittoria: accolta nostra richiesta di sospendere sperimentazione su 2000 beagle

Una sospensione delle autorizzazioni per sei mesi: Aptuit, la multinazionale di sperimentazione farmaceutica con sede a Verona, fino al pronunciamento del TAR di merito il 16 dicembre non potrà proseguire con esperimenti atroci sui 2000 cani Beagle attualmente utilizzati.

Questa la decisione del TAR del Lazio che ha accolto la nostra richiesta, e che ci permetti di battere, per questo primo round il Ministero della Salute e il Consiglio Superiore di Sanità per i quali evidentemente era tutto a norma.

Il TAR, nella sentenza dichiara che “appaiono sussistere gravi illegittimità commesse all'interno dello stabulario in relazione alla modalità di detenzione dei cani nonché in relazione alla qualificazione del dolore, alla classificazione delle procedure ed alla pratica del riutilizzo; - che per l'articolo 9 della Costituzione e per l'articolo 13 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea è necessario assicurare il benessere degli animali”.

Un traguardo mai raggiunto prima d'ora contro la vivisezione in Italia. Un risultato eccezionale che ha visto LAV i suoi esperti e i suoi legali lavorare per anni, al fine di svelare le irregolarità di quanto succede tra le mura di Aptuit.Valeria Albanese, area ricerca senza animali

A seguito di quanto abbiamo portato alla luce con le denunce, confluite in un'indagine della Procura di Verona e poi in un sequestro di animali, avevamo chiesto che le autorizzazioni venissero sospese per interrompere definitivamente gli esperimenti sui cani e liberare gli animali ancora rinchiusi e il TAR ha accolto questa richiesta.

Come accade sempre quando riusciamo ad ottenere dei dati relativi alla vivisezione, ciò che si rivela dietro il silenzio omertoso della sperimentazione animale va oltre ogni immaginazione: gli animali nei laboratori soffrono prima, dopo e durante gli esperimenti e a questi abusi si aggiungono ulteriori violenze.

Lo scorso 18 aprile avevamo dato la notizia del più grande sequestro di animali da un laboratorio di sperimentazione in Italia, dal quale sono stati portati in salvo 51 tra cani beagle, macachi e scimmie marmoset, di cui 25 sono stati affidati a noi e sono finalmente e definitivamente al sicuro.

Dal 2021 non abbiamo mai smesso di attenzionare le attività della nota azienda multimilionaria Aptuit: grazie alla prima segnalazione dell'arrivo di cuccioli di cani beagle dalla Francia e destinati all'azienda che ha portato poi all'indagine e infine al sequestro degli animali, sono stati presentate dai nostri legali istanze di accesso agli atti al Ministero della Salute, per conoscere cosa stava accadendo all' interno di quelle mura e a quali esperimenti sarebbero stati sottoposti i cuccioli di beagle appena arrivati.

Abbiamo scoperto, grazie alle documentazioni ottenute, che Aptuit conduce esperimenti estremamente invasivi e in condizioni che, da quanto appreso, non rispondono nemmeno ai requisiti minimi imposti dalla legge su migliaia di cani.

Una sola autorizzazione prevede, ad esempio, il coinvolgimento di 1600 cani, nonostante si possa ricorrere a tale specie solo in casi eccezionali e, oltretutto, lasciandoli isolati per giorni e settimane privati di ogni socializzazione e contatto.

Il Ministero della Salute in diverse occasioni ci ha negato l'acquisizione dei documenti richiesti o ce li ha forniti solo in parte, avallando pretesti di difesa del diritto alla riservatezza dell'Azienda.

Non ci siamo fermati davanti a questi rifiuti e, in nome del principio di trasparenza e del nostro diritto di conoscere cosa accadeva nello stabulario, abbiamo ottenuto l'accesso ai dati dopo sei ricorsi e sei vittorie al TAR che ci ha sempre confermato il diritto di sapere cosa stava accadendo.

E' stato un lavoro durato due anni che ha coinvolto esperti scientifici e legali che hanno evidenziato come le informazioni ottenute fino a quel momento mostravano numerosi profili di criticità, come poi dimostrato anche dalle ispezioni dei carabinieri e dei veterinari che hanno portato la Procura di Verona a decretare il sequestro degli animali, l'apertura delle indagini a carico dell'allora presidente e della veterinaria e la richiesta che venisse valutato per loro il giudizio per i reati di maltrattamento e uccisione di animali.


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venerdì 19 aprile 2024

Animali salvati a Verona: una notizia che non è passata inosservata

Ieri vi abbiamo parlato del più grande sequestro di animali da Aptuit, azienda multinazionale che opera in ambito farmaceutico e dal fatturato milionario.

Oggi, a pochi giorni di distanza, la notizia è stata diffusa su oltre 40 testate giornalistiche locali e nazionali, e ripresa in numerosi telegiornali, consentendo di riaccendere la luce sugli orrori della sperimentazione animale, troppe volte tenuta nascosta.

Apprendiamo da “Il Fatto Quotidiano”, che la Procura di Verona avrebbe già emesso “la citazione diretta con udienza” per l'ex presidente e una veterinaria, mentre avrebbe incluso tra gli indagati anche un'altra veterinaria dell'azienda. Esprimiamo profonda soddisfazione per questo nuovo risultato legale. I nostri avvocati approfondiranno questa notizia che, se confermata, comporterebbe la possibilità dell'inizio di un vero e proprio processo contro tre alti funzionari dell'azienda Aptuit su cui pendono reati gravissimi: maltrattamento e uccisione “non necessitata di animali” su denuncia LAV.

Parte della stampa locale, come il "Corriere di Verona", "Cronaca di Verona" e "L'Arena", così come il programma televisivo “Buongiorno Regione Veneto” hanno messo a conoscenza le persone che vivono su quel territorio, di ciò che accade dietro le spesse mura di Aptuit: comportamenti inaccettabili a carico di animali che hanno avuto la sfortuna di diventare “cavie” di un sistema malato, sottoposti a ulteriore dolore e sofferenza.

La notizia è apparsa anche su numerosi siti di informazione come "Ohga", che ha fatto notare come tutto quello che è avvenuto in quella azienda sia stato fatto all'insaputa delle autorità e delle istituzioni che oggi, invece, vengono messe davanti a fatti gravissimi di crudeltà animale che non possono essere tollerati e per cui chiediamo giustizia.

Per continuare a supportare la campagna e poter salvare tutti gli altri animali ancora rinchiusi nei laboratori ti invitiamo a firmare e condividere la petizione per chiedere al Ministro dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, che almeno l'1% dei fondi vengano destinati esclusivamente ai modelli sostitutivi senza animali.


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giovedì 18 aprile 2024

Verona: sequestrati cani e scimmie dai laboratori di sperimentazione

[youtube:qiyY4ktPJ_c] La Procura della Repubblica ha concluso le indagini preliminari a carico della multinazionale farmaceutica Aptuit, inserendo nel registro degli indagati la veteri... LEGGI I DETTAGLI

La Procura della Repubblica ha concluso le indagini preliminari a carico della multinazionale farmaceutica Aptuit, inserendo nel registro degli indagati la veterinaria e l'ex presidente dell'azienda.

Le accuse sono gravissime: maltrattamento di animali e uccisione non necessitata, reati rispettivamente sanzionati dal Codice penale con la reclusione fino a 18 mesi o con la multa fino a 30.000 e con la reclusione fino a 2 anni.

Questa notizia arriva a tre anni di distanza dalla nostra prima segnalazione circa l'arrivo di un carico di diversi cani di razza beagle all'azienda Aptuit, multinazionale veronese dal fatturato milionario (177 milioni nel 2022), che effettua test su animali per conto di aziende farmaceutiche internazionali.

Abbiamo depositato due denunce ai Carabinieri Forestali chiedendo accurati controlli nello stabulario. Ci siamo quindi mossi su più fronti, organizzando una manifestazione nazionale che ha raccolto l'adesione di numerose sigle animaliste oltre che far approvare una mozione a firma del Consiglio Comunale, che ha impegnato il sindaco di Verona a “chiedere la liberazione dei cani ad oggi utilizzati in ricerca” nell'azienda Aptuit.

Grazie alle nostre istanze e pressioni all'intervento del Gruppo Carabinieri Forestali di Verona, la Procura, a fine ottobre 2021, ha disposto accertamenti presso l'azienda che hanno portato, ad aprile 2022 al sequestro di 7 cani beagle, di tutte le scimmie marmoset presenti al momento dell'ispezione all'interno di Aptuit e di 7 macachi di Giava, oltre all'apertura delle indagini.

Nel 2022, LAV è diventata custode giudiziaria di 7 beagle, 7 macachi e 11 scimmie, al momento accuditi e seguiti da personale competente presso cliniche veterinarie e centri di recupero specializzati in specie esotiche, che si stanno occupando della complessa riabilitazione necessaria per recuperare anni di abusi fisici e psicologici.

Il mio augurio è che per il tempo che resta loro da vivere possano vivere pienamente sereni, fare quello che sono nati per fare, semplicemente quello, essere degli animali. Lorenza Zanaboni - Responsabile LAV Verona

Se questa è considerata “l'eccellenza” nella ricerca farmaceutica, cosa sta accadendo negli oltre 500 laboratori italiani in questo momento?

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A causa dell'estrema delicatezza del caso legale, tutt'ora in corso, negli scorsi mesi non abbiamo avuto l'autorizzazione a divulgare alcuna informazione, per consentire alla Procura di svolgere tutti gli accertamenti necessari per concludere le indagini preliminari, ora chiuse, ma ci siamo fin da subito occupati del recupero e tutela del benessere fisico e psicologico degli animali salvati dal mondo della vivisezione.

COMUNICATO STAMPA INTEGRALE



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