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Puppy Yoga: il maltrattamento dietro all'efficace operazione di marketing


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Ultimo aggiornamento

venerdì 03 maggio 2024

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Controlli sull'attuazione della nota ministeriale sul Puppy Yoga in Italia

Negli ultimi mesi, il Puppy Yoga ha raggiunto anche l'Europa coinvolgendo moltissime persone che si iscrivono alle sessioni di attività fisica con i cuccioli.

Numerose inchieste, anche in Italia, hanno evidenziato la totale mancanza di benessere per i cani, che sono esposti a troppi stimoli per molte ore, alterando il ciclo sonno veglia, e vengono lasciati senza acqua per evitare che sporchino la sala urinando.

Noi di LAV, dopo le segnalazioni ricevute, abbiamo chiesto quindi ufficialmente che attività come queste vengano controllate da forze dell'ordine ed enti preposti per verificare il rispetto della normativa in tema di benessere degli animali e loro tracciabilità.

Il Ministero della Salute, finalmente, ha dato una risposta netta alle nostre richieste.

In una nota emessa lo scorso 29 aprile, la pratica del puppy yoga, sedute di yoga con cuccioli di cane, è ricondotta nell’ambito delle Attività Assistite con gli Animali (AAA) regolamentate dalle “Linee guida nazionali per gli interventi assistiti con gli animali (IAA)” che prevedono che gli animali coinvolti siano esclusivamente soggetti adulti, condizione necessaria a tutelare la salute e il benessere degli animali oltre che la sicurezza dell’utenza.

Il Ministero invita quindi le Regioni e Province autonome al controllo, affinché queste attività non vengano erogate.

Noi di LAV plaudiamo all'intervento del Ministero e ribadiamo la contrarietà a questa pratica di sfruttamento dei cuccioli. Ci siamo inoltre già attivati, attraverso le sedi locali, per vigilare sull'applicazione della Nota ministeriale, segnalare violazioni e chiedere controlli agli organi competenti.