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Bolzano, decreto ammazza-lupi: vittoria, nessun motivo per ucciderli

Il TAR dà ragione alle associazioni: la Provincia viene condannata a pagare le spese.

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giovedì 06 febbraio 2025

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Nessuna reale motivazione per ucciderli

Violazione delle direttive Europee, assenza di qualsiasi strumento di prevenzione del danno e protezione degli animali allevati, nessuna reale motivazione per l'uccisione dei lupi.

Ecco la conclusione del TAR di Bolzano sul ricorso che abbiamo presentato insieme a ENPA, sulla vicenda relativa alla disposizione del 9 agosto 2024, con la quale il Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano aveva condannato a morte due lupi “a caso” affermando, del tutto arbitrariamente e senza alcun presupposto scientifico, che nelle malghe di Curon Venosta e Malles era impossibile adottare qualsiasi forma di prevenzione per evitare predazioni dei capi allevati.

Siamo naturalmente molto soddisfatti del risultato, il TAR ha pienamente confermato quello che aveva già stabilito in sede cautelare questa estate, quando ha dichiarato totalmente illegittima la decisione della provincia di abbattere lupi - tra l’altro “a casaccio” - ipotizzando in maniera fantasiosa che avrebbe avuto un effetto deterrente sugli altri lupi e senza aver adottato qualsiasi strumento di prevenzione o protezione dei capi nelle malghe”. Il tutto in violazione delle direttive Europee, tant'è che il TAR ha condannato la Provincia di Bolzano al pagamento delle spese.Avv. V. Stefutti, legale associazioni

Come si evince dalla sentenza, la Provincia avrebbe “dovuto dimostrare sia l’effettiva gravità dei danni sia la loro inevitabilità pur avendo messo in atto ogni possibile misura atta ad evitarli, prova non raggiunta, atteso che le recinzioni sarebbero, per stessa ammissione della Provincia, solo parzialmente elettrificate e non sempre ben mantenute e che non verrebbero utilizzati cani da guardiania.” Lo stesso ISPRA e l’Osservatorio faunistico della Provincia di Bolzano, avevano espresso dubbi.

Ricordiamo che cani da guardiania e le recinzioni elettrificate rappresentano un ottimo e risolutivo sistema di prevenzione, ma anziché investire su questo, alcune amministrazioni preferiscono emanare provvedimenti palesemente illegittimi e scientificamente insostenibili, persino contro le direttive UE.

Questa volta la Provincia pagherà – con i soldi dei cittadini –  questa scelta e, come associazioni, auspichiamo che si possa davvero lavorare seriamente ponendo fine all’emanazione di atti crudeli, immotivati, illegittimi e insensati contro la fauna selvatica.