Ma il Comitato della Convenzione di Berna dice no alla richiesta di abbassare lo status di protezione.
Pochi giorni fa il Parlamento Europeo ha votato una risoluzione con la quale richiede alla Commissione Europea di verificare la possibilità di ridimensionare lo stato di tutela del Lupo a livello comunitario.
Tempo perso, la risposta arriva indirettamente e a stretto giro dal Comitato della Convenzione di Berna, di cui l’Italia è membro e nota anche come la Convenzione per la conservazione della vita selvatica e dei suoi biotopi in Europa, elaborata nel 1979 e recepita in Italia con la legge n. 503 del 1981, riunitasi ieri per rispondere alla stessa domanda posta dalla Svizzera. L’esito del confronto è tanto inequivocabile quanto netto: 30 componenti il Comitato permanente hanno risposto con un secco no, a fronte dei soli 6 favorevoli ad avviare gli abbattimenti dei Lupi.
L’indicazione che esce dalla Convenzione di Berna non lascia spazio alle interpretazioni e rispedisce al mittente la risoluzione approvata dal Parlamento Europeo con il supporto di tanti eurodeputati italiani sostenitori delle frange più estremiste di cacciatori e allevatori, quelli che non vogliono dotarsi degli strumenti di prevenzione delle predazioni.
Siamo estremamente felici di questa netta presa di posizione della Convenzione di Berna che ribadisce ancora una volta la necessità di garantire la rigida tutela del Lupo.
Ora chiediamo che il Ministro Lollobrigida prenda atto della situazione evitando di farsi circuire dalle richieste provenienti dagli allevatori e dagli eurodeputati, in particolare quelli altoatesini. Solo l’attuazione di rigorose misure di prevenzione delle predazioni che, lo ricordiamo, sono in larga parte regalate agli allevatori, può favorire la convivenza tra i Lupi e le attività umane che si svolgono sui loro territori.