Si tratta di Abbasantesa e Antine Day, entrambi cavalli mezzosangue. Come LAV continueremo a batterci per l’abolizione di manifestazioni come questa che sfruttano gli animali.
Poche e scarne parole, quelle diramate ieri sera dal Comune di Siena per informare che due cavalli partecipanti al Palio sono rimasti infortunati durante la corsa e sono stati trasportati alla clinica veterinaria il Ceppo.
Si tratta di Abbasantesa e Antine Day, entrambi cavalli mezzosangue anglo-arabi nati nel 2016.
Fino all’ora di pranzo, non era trapelata alcuna notizia sulle loro condizioni di salute, una prassi comune nel mondo dei palii.
Dietro il silenzio spesso si cela il tentativo di minimizzare o nascondere la gravità degli infortuni dei cavalli e magari la loro uccisione al di fuori della pista, lontano da occhi indiscreti e dallo sdegno immediato dell’opinione pubblica.
Più tardi, invece, il Comune di Siena ha comunicato che i cavalli hanno dovuto subire interventi di riduzione delle fratture, ma che hanno cominciato il loro periodo di degenza, con l’obiettivo del “recupero dei soggetti”.
Difficilmente, però, le fratture riportate in corsa dai cavalli sono di lieve entità. I cavalli infortunati nei palii, il più delle volte, presentano fratture di una tale gravità che non possono essere risolte, oppure che necessiterebbero di costosi interventi chirurgici e ortopedici, oltre a una impegnativa e dolorosa convalescenza, dall’esito finale incerto. Di conseguenza, un cavallo infortunato è quasi sempre destinato a essere soppresso.
Come LAV continueremo a batterci per l’abolizione di manifestazioni come questa, palii e giostre che sfruttano gli animali, e per la loro riconversione in feste e celebrazioni etiche, che non prevedano la sofferenza di alcun essere vivente.