Una nutria, colpita con arma ad aria compressa a Castelnuovo Rangone (MO), è morta tra atroci sofferenze. Le indagini per individuare il colpevole proseguono.
Nel laghetto del Rio Gamberi, in comune di Castelnuovo Rangone, la sede provinciale della LAV di Modena sta realizzando un progetto, in collaborazione con il Comune, per la sterilizzazione della colonia di nutrie presente, così da garantirne il controllo demografico in maniera incruenta nel giro di un breve periodo. Uccidere le nutrie, oltre ad essere estremamente crudele, si è dimostrato non essere un sistema efficace, in quanto libera risorse per l’insediamento di nuovi soggetti, creando così un circolo vizioso di uccisioni che non portano alcun risultato concreto.
I volontari della LAV, incaricati della cattura delle nutrie presenti nel laghetto, per poi sottoporle a sterilizzazione, martedì scorso ne hanno rinvenuta una che evidenziava gravi problemi neurologici, convulsioni e impossibilità a nuotare e mangiare. L’animale è stato subito portato presso una clinica veterinaria dove le indagini radiografiche hanno evidenziato la presenza di due pallini esplosi con armi ad aria compressa, uno conficcato nella scatola cranica e l’altro nel collo. Purtroppo, nonostante le rapide cure e la terapia d’urgenza alla quale è stata sottoposta, la nutria è morta tra atroci sofferenze poche ore dopo il ricovero.
Quanto accaduto a Castelnuovo rappresenta una crudeltà inaudita, una piccola nutria che non creava problemi a nessuno a che da lì a poche ore sarebbe stata sterilizzata, è stata barbaramente uccisa da una mano vigliacca che si è accanita contro un animale indifeso ma non abbiamo alcuna intenzione di lasciare impunito il responsabile, per questo l’ufficio legale sta già lavorando alla denuncia per chiedere si accertino le responsabilità di tale gesto che non deve restare impunito.
Uccidere un animale senza necessità comporta infatti la violazione dell’articolo 544 del Codice Penale che prevede per il responsabile fino a due anni di reclusione.
La nutria in questione faceva parte del progetto di sterilizzazione sottoscritto da LAV e dal comune di Castelnuovo ed era quindi esclusa dal piano regionale di abbattimento, per questo motivo la sua uccisione è del tutto illegale e lo dimostreremo in Procura.