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Nutria morta fra atroci sofferenze: proseguono le indagini

Una nutria, colpita con arma ad aria compressa a Castelnuovo Rangone (MO), è morta tra atroci sofferenze. Le indagini per individuare il colpevole proseguono.

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Ultimo aggiornamento

giovedì 04 maggio 2023

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Animali selvatici

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Uccisione nutria Ciccio: grazie a LAV proseguono le indagini

Buone notizie dal Tribunale di Modena, che oggi ha accolto l'opposizione della nostra Associazione alla richiesta di archiviazione del procedimento relativo all’uccisione della nutria Ciccio a Castelnuovo Rangone (provincia di Modena), con richiesta di verificare i tabulati relativi al traffico telefonico intercorso nella zona di ritrovamento della nutria ferita mortalmente al parco “Rio Gamberi”. 

Proseguiranno quindi le indagini per tentare di individuare il responsabile dell’uccisione dell’animale, morto tra atroci sofferenze. 

La nutria faceva parte di una colonia per la quale avevamo stipulato un protocollo d’intesa con il Comune, per procedere alla sterilizzazione di tutti gli individui così da evitarne l’uccisione e favorire allo stesso tempo la convivenza con i cittadini. I volontari dell’associazione animalista, incaricati della cattura delle nutrie, l’avevano rinvenuta nel luglio del 2022 in condizioni gravissime, in preda a gravi problemi neurologici, convulsioni e impossibilità a nuotare e mangiare. Per questo era stata subito portata presso una clinica veterinaria, dove le indagini radiografiche avevano evidenziato la presenza di due pallini esplosi con armi ad aria compressa, uno conficcato nella scatola cranica e l’altro nel collo. 

Una condizione clinica devastante, causata da un atto umano crudele e intollerabile, per la quale avevamo depositato una denuncia per uccisione di animale, con l’aggravante del maltrattamento, che comporta la reclusione fino a due anni del responsabile, come previsto dal Codice Penale. 

Nonostante le nutrie siano oggetto di piani di sterminio, questo procedimento dimostra che non possono comunque essere arbitrariamente sottoposte a maltrattamenti e uccisioni se ci sono alternative possibili di convivenza come in questo caso. Chiediamo al Pubblico Ministero di svolgere accurate indagini per identificare il colpevole di questa morte. Non è tollerabile che chi si macchia di maltrattamento o addirittura uccisione di un animale mite e inoffensivo come una nutria rimanga impunito. LAV

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giovedì 14 luglio 2022

Nutria muore fra atroci sofferenze

Nel laghetto del Rio Gamberi, in comune di Castelnuovo Rangone, la sede provinciale della LAV di Modena sta realizzando un progetto, in collaborazione con il Comune, per la sterilizzazione della colonia di nutrie presente, così da garantirne il controllo demografico in maniera incruenta nel giro di un breve periodo. Uccidere le nutrie, oltre ad essere estremamente crudele, si è dimostrato non essere un sistema efficace, in quanto libera risorse per l’insediamento di nuovi soggetti, creando così un circolo vizioso di uccisioni che non portano alcun risultato concreto.

I volontari della LAV, incaricati della cattura delle nutrie presenti nel laghetto, per poi sottoporle a sterilizzazione, martedì scorso ne hanno rinvenuta una che evidenziava gravi problemi neurologici, convulsioni e impossibilità a nuotare e mangiare. L’animale è stato subito portato presso una clinica veterinaria dove le indagini radiografiche hanno evidenziato la presenza di due pallini esplosi con armi ad aria compressa, uno conficcato nella scatola cranica e l’altro nel collo. Purtroppo, nonostante le rapide cure e la terapia d’urgenza alla quale è stata sottoposta, la nutria è morta tra atroci sofferenze poche ore dopo il ricovero.

Quanto accaduto a Castelnuovo rappresenta una crudeltà inaudita, una piccola nutria che non creava problemi a nessuno a che da lì a poche ore sarebbe stata sterilizzata, è stata barbaramente uccisa da una mano vigliacca che si è accanita contro un animale indifeso  ma non abbiamo alcuna intenzione di lasciare impunito il responsabile, per questo l’ufficio legale sta già lavorando alla denuncia per chiedere si accertino le responsabilità di tale gesto che non deve restare impunito. Yuri Bautta  -  Responsabile del progetto di sterilizzazione per la sede LAV di Modena

Uccidere un animale senza necessità comporta infatti la violazione dell’articolo 544 del Codice Penale che prevede per il responsabile fino a due anni di reclusione.

La nutria in questione faceva parte del progetto di sterilizzazione sottoscritto da LAV e dal comune di Castelnuovo ed era quindi esclusa dal piano regionale di abbattimento, per questo motivo la sua uccisione è del tutto illegale e lo dimostreremo in Procura. LAV






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