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Costruzione di nuovi allevamenti: siamo con le comunità in lotta

In difesa di animali, persone, salute e ambiente.

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 26 giugno 2024

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Casei Gerola (PV): Sindaco instaura procedura più restrittiva dopo consegna firme

Alla Conferenza di Servizi dello scorso 20 giugno, LAV, insieme al Comitato per la salute della bassa Valle Scrivia, ha depositato circa 2000 firme raccolte in meno di un mese contro la nuova costruzione.
In più sono state depositate ulteriori obiezioni rispetto al progetto e la relazione ISDE.

In quella circostanza il comune di Casei Gerola ha finalmente chiesto che il procedimento venga inserito nella Valutazione ambientale strategica (VAS). L'inserimento del procedimento in VAS è una notizia che fa ben sperare, perché la VAS è la procedura che sottopone a studi più approfonditi gli inevitabili impatti che i capannoni avranno sul territorio. Il Sindaco di Casei Gerola ha dichiarato che il Comune ha scelto di sottoporre il progetto in VAS sulla base della sostanza delle osservazioni ricevute da parte degli oppositori al progetto, tra cui anche LAV.

Tartara, appena rieletto sindaco di Casei Gerola con l'80% dei voti, ha dichiarato che terrà conto delle osservazioni e, qualora non dovessero esserci le condizioni, il maxi allevamento non si farà.

Si tratta di un piccolo passo avanti che significa molto ed è stato possibile grazie all'opposizione dei sindaci dei comuni limitrofi, del comitato dei cittadini, della LAV e di altre associazioni (ne avevamo parlato qui)

La scelta di sottoporre il progetto ad un iter più rigoroso e restrittivo, alla luce delle osservazioni ricevute, è funzionale a far decidere il Comune, all'esito dell'istruttoria, su base tecnica in merito ad odori ed emissioni, oltre che in termini di benessere animale” ha precisato il Sindaco Tartara.

E ci auguriamo che il Sindaco, anche nel rispetto del rinnovato impegno con i cittadini, non dia seguito al progetto, considerando le enormi criticità che un allevamento del genere porterebbe sul territorio.

Il contributo costruttivo fornito da comuni e associazioni contrarie al maxi allevamento, che hanno depositato dettagliate osservazioni utili, continuerà.

Auspichiamo che il Comune faccia la sua parte, valutando ciò che emergerà dall'istruttoria in ottica di tutelare davvero il proprio territorio e con esso le persone, gli animali e l'ambiente.