La nostra azione contro la riapertura degli allevamenti lager per la sperimentazione ha colpito nel segno.
A distanza di poche ore dal comunicato stampa in cui annunciavamo il rischio di rivivere l'incubo di Green Hill (il famigerato allevamento di cani destinati alla
sperimentazione), l'On. Ciocchetti ha annunciato tramite i suoi canali social - di voler ritirare
l'emendamento e che quanto da noi riportato era una “fake news”.
Eppure, l'emendamento aggiuntivo da lui proposto al Decreto Legge cosiddetto “salva infrazioni”, se approvato, avrebbe cancellato di fatto l'articolo 10 comma 5 del Decreto Legislativo 26-2014 che da dieci anni vieta allevamenti come Green Hill, di cani beagle, così come di gatti e primati. Una piccola-grande conquista, all'epoca, anche di LAV e realizzata con una maggioranza parlamentare di centrodestra, come quella attuale.
Non solo, l'emendamento puntava anche a togliere altre restrizioni all'utilizzo degli animali nella sperimentazione (quasi 500mila ogni anno solo in Italia) come ad esempio animali geneticamente modificati utilizzati senza alcuna limitazione e primati a cui sarebbe stato tolto il grado di maggiore tutela di cui godono attualmente.
Riguardo alla declamata volontà di Ciocchetti di sanare una procedura d'infrazione contro l'Italia è bene ricordargli che, sebbene sia stata aperta dalla Commissione di Bruxelles nel 2016, da allora, non è mai andata avanti per volontà della Commissione stessa.
Allo stesso modo, il Governo, a guida del partito dell'On. Ciocchetti, scrivendo il Decreto Legge “salva infrazioni” qualche settimana fa, non ha ritenuto di inserirci alcun articolo “riparatorio”.
Il mondo scientifico, così come i cittadini, hanno espresso in più occasioni la volontà di una ricerca etica e animal-free: la nostra richiesta di reazione alla proposta dell'On. Ciocchetti ha portato in poche ore a centinaia di messaggi di dissenso sulla pagina social dell'onorevole e a distanza di poche ore lo stesso ha deciso di ritirare l'emendamento.
Ci sorprende constatare la reazione, quasi stupita, dell'On. Ciocchetti alla nostra denuncia, visto che per due settimane abbiamo provato ad ottenere un incontro con lui, incontro che ci è poi stato negato poiché sarebbe andato avanti comunque, mantenendo la sua posizione. Prendiamo atto che fortunatamente ha cambiato idea.