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L’ on.Ciocchetti ha annunciato di voler ritirare l’emendamento

La nostra azione contro la riapertura degli allevamenti lager per la sperimentazione ha colpito nel segno.

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Ultimo aggiornamento

martedì 22 ottobre 2024

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Giunti centinaia di messaggi di dissenso in poche ore

A distanza di poche ore dal comunicato stampa in cui annunciavamo il rischio di rivivere l'incubo di Green Hill (il famigerato allevamento di cani destinati alla sperimentazione), l'On. Ciocchetti ha annunciato tramite i suoi canali social - di voler ritirare l'emendamento e che quanto da noi riportato era una “fake news”.

Eppure, l'emendamento aggiuntivo da lui proposto al Decreto Legge cosiddetto “salva infrazioni”, se approvato, avrebbe cancellato di fatto l'articolo 10 comma 5 del Decreto Legislativo 26-2014 che da dieci anni vieta allevamenti come Green Hill, di cani beagle, così come di gatti e primati. Una piccola-grande conquista, all'epoca, anche di LAV e realizzata con una maggioranza parlamentare di centrodestra, come quella attuale.

Non solo, l'emendamento puntava anche a togliere altre restrizioni all'utilizzo degli animali nella sperimentazione (quasi 500mila ogni anno solo in Italia) come ad esempio animali geneticamente modificati utilizzati senza alcuna limitazione e primati a cui sarebbe stato tolto il grado di maggiore tutela di cui godono attualmente.

Riguardo alla declamata volontà di Ciocchetti di sanare una procedura d'infrazione contro l'Italia è bene ricordargli che, sebbene sia stata aperta dalla Commissione di Bruxelles nel 2016, da allora, non è mai andata avanti per volontà della Commissione stessa.

Allo stesso modo, il Governo, a guida del partito dell'On. Ciocchetti, scrivendo il Decreto Legge “salva infrazioni” qualche settimana fa, non ha ritenuto di inserirci alcun articolo “riparatorio”.

Il mondo scientifico, così come i cittadini, hanno espresso in più occasioni la volontà di una ricerca etica e animal-free: la nostra richiesta di reazione alla proposta dell'On. Ciocchetti ha portato in poche ore a centinaia di messaggi di dissenso sulla pagina social dell'onorevole e a distanza di poche ore lo stesso ha deciso di ritirare l'emendamento.

Ci sorprende constatare la reazione, quasi stupita, dell'On. Ciocchetti alla nostra denuncia, visto che per due settimane abbiamo provato ad ottenere un incontro con lui, incontro che ci è poi stato negato poiché sarebbe andato avanti comunque, mantenendo la sua posizione. Prendiamo atto che fortunatamente ha cambiato idea.Gianluca Felicetti, Presidente LAV


Ripercorri la storyline

martedì 22 ottobre 2024

La vivisezione non può essere né il futuro né il presente della scienza

A 12 anni dalla chiusura del famigerato e condannato allevamento Green Hill e dal salvataggio di oltre 3 mila beagle tra cuccioli e mamme sfruttate per la riproduzione ad oltranza, con il divieto definitivo di allevamenti per cani, gatti e primati destinati alla vivisezione fin dal 2014, noi di LAV ci troviamo nuovamente a dover combattere la medesima battaglia.

L'On. Ciocchetti di FdI con un suo emendamento al Decreto-legge “salva infrazioni” all'esame delle Commissioni Giustizia e Finanze della Camera vuole far ripiombare l'Italia indietro di oltre un lustro, incurante di tutte le implicazioni che una simile proposta genererebbe.

Se approvato, l'emendamento a firma Ciocchetti, riaprirebbe la strada a nuovi allevamenti-lager di cuccioli.

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L'annullamento del divieto ora in vigore – approvato dal Parlamento nel 2014 nel Decreto Legislativo n.26 - non avrebbe peraltro alcun effetto positivo sullo stato della ricerca o sul benessere animale, ma piuttosto darebbe origine a vere e proprie fabbriche di cuccioli spediti in tutto il mondo su cui l'unico guadagno è il profitto economico.

L'emendamento Ciocchetti in votazione si allarga poi anche ad altre violenze condotte nel nome di una falsa scienza: la sperimentazione animale.

Ad aprile di quest'anno abbiamo comunicato il più grande sequestro di animali da laboratorio, portando in salvo beagle, marmoset e macachi sottratti alla vivisezione da APTUIT, il colosso multimilionario farmaceutico di Verona per cui, l'ex amministratore delegato e il veterinario sono i indagati per maltrattamento e uccisione non necessitata.

È evidente come la pratica inaccettabile della vivisezione non possa essere considerata il presente e neppure il futuro della ricerca: organi su chip, modelli computazionali e intelligenza artificiale sono solo alcuni dei tanti metodi animal-free e innovativi che rappresenta l'unica scienza possibile per salvare vite animali e umane.


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