A ottobre 2023, la Commissione Europea proporrà la sua bozza di revisione della Legislazione sul “benessere degli animali”. Un atto che potrebbe cambiare la vita di milioni di esseri senzienti in tutta l'UE.
Gli animali negli allevamenti vivono proprio come in un bunker, in condizioni ben lontane dal rispetto delle loro caratteristiche etologiche. Il maltrattamento è intrinseco alla detenzione cui sono costretti e l’indifferenza per le loro esigenze sociali e di specie è totale.
UNA VERA E PROPRIA CRUDELTA' SISTEMICA
Gli animali sono esseri senzienti, come ampiamente mostrato dalla letteratura scientifica e riconosciuto nel Trattato sul Funzionamento dell’UE all’art. 13, e la tutela degli animali è anche entrata nella nostra Costituzione nel marzo 2022.,
Già poco tutelati dalla normativa di riferimento che ammette una vera e propria crudeltà sistemica, gli animali vengono maltrattati e detenuti in condizioni infernali in numerosi allevamenti di Italia e di Europa.
La normativa deve perciò andare oltre il concetto di riduzione della sofferenza che non è sufficiente, e deve porre limitazioni ambiziose e controlli severi che potranno contribuire ad una maggiore protezione degli animali ed alla creazione di uno stato positivo di salute psico-fisica durante tutta la loro vita.
I pochi controlli presenti non risolvono i gravi problemi che, puntualmente, chi entra in allevamento rileva.
Gli animali nell’UE, come dimostrano anche molte denunce che LAV e tante altre associazioni nel corso degli anni hanno presentato, continuano a subire, per violazioni di Legge ma anche per pratiche tuttora consentite che provocano dolore evitabile.
Per questo motivo stiamo portando avanti la seconda fase della campagna #NOANIMALLEFTBEHIND per sostenere una riforma normativa che stabilisca norme stringenti in tutte le fasi della vita degli animali allevati.
È urgente, dunque, un impegno concreto da parte dell’UE, per proteggere ogni animale da maltrattamenti e crudeltà.