Un primo positivo passo per aiutare i più fragili a curare gli animali con i quali convivono.
Un primo positivo passo per aiutare i più fragili a curare gli animali con i quali convivono potrebbe essere compiuto se l’emendamento presentato dai relatori del Disegno di legge di Bilancio per il 2024, Dario Damiani (FI), Guido Quintino Liris (FdI) e Elena Testor (Lega), che hanno proposto di istituire un Fondo per il sostegno ai proprietari di animali d'affezione, fosse approvato dalla Commissione Bilancio del Senato dove è in corso l'iter di approvazione della manovra finanziaria.
L’emendamento, accogliendo una proposta di modifica chiesta da LAV, prevede uno stanziamento di 750 mila euro complessivi, suddivisi per il triennio 2024-2026 per un importo annuale di 250 mila euro, in favore dei proprietari di animali d'affezione che abbiano un ISEE inferiore a 16.215 euro e un'età superiore ai sessantacinque anni.
Sicuramente il Fondo non è proporzionato al numero di anziani che versano in condizioni di fragilità economica e non è, come invece da noi richiesto a fronte di un finanziamento adeguato, a disposizione di coloro che indipendentemente dall’età non hanno le risorse economiche per curare gli animali.
Si tratta in ogni caso di un primo passo verso la maggiore consapevolezza di una problematica che riguarda sempre più persone che versano in situazione di povertà anche assoluta.
Da anni chiediamo al Governo e al Parlamento un Fondo di solidarietà sociale a favore dell’accudimento di cani e gatti che vivono con i non abbienti. Numerose sono le attività svolte da LAV in loro sostegno come quelle in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio a Roma e Napoli, con la Fondazione Opera Pia Ciccarelli a Verona e Piemonte con il nostro sostegno agli ambulatori di veterinaria sociale voluti dalla Regione.