Home | Notizie | Manovra 2024: Il fondo per le spese veterinarie sarà Legge fra pochi giorni

Manovra 2024: Il fondo per le spese veterinarie sarà Legge fra pochi giorni

Un primo positivo passo per aiutare i più fragili a curare gli animali con i quali convivono.

leggi l'articolo

Ultimo aggiornamento

venerdì 29 dicembre 2023

Topic


Animali familiari

Condividi

Manovra 2024: il fondo per le spese veterinarie sarà Legge fra pochi giorni

Con l’approvazione in prima lettura al Senato del Bilancio dello Stato, il fondo per aiutare persone over 65 su spese e prestazioni veterinarie diventerà Legge fra pochi giorni.

Al fondo per il quale è disposto lo stanziamento pari a 250mila euro per l’anno 2024, 250mila euro per l’anno 2025, 250mila per l’anno 2026 possono accedere i proprietari degli animali d’affezione che abbiano un valore dell’ISEE inferiore a 16.215 euro e un’età superiore a 65 anni.

Entro 90 giorni dall’entrata in vigore della Legge, con decreto del Ministero della Salute, adottato di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, saranno indicati i criteri di ripartizione delle risorse e i requisiti e le modalità di accesso.

Ripercorri la storyline

giovedì 14 dicembre 2023

Disegno di Legge di bilancio: previsto fondo per spese veterinarie a favore di anziani socialmente fragili

Un primo positivo passo per aiutare i più fragili a curare gli animali con i quali convivono potrebbe essere compiuto se l’emendamento presentato dai relatori del Disegno di legge di Bilancio per il 2024, Dario Damiani (FI), Guido Quintino Liris (FdI) e Elena Testor (Lega), che hanno proposto di istituire un Fondo per il sostegno ai proprietari di animali d'affezione, fosse approvato dalla Commissione Bilancio del Senato dove è in corso l'iter di approvazione della manovra finanziaria.

L’emendamento, accogliendo una proposta di modifica chiesta da LAV, prevede uno stanziamento di 750 mila euro complessivi, suddivisi per il triennio 2024-2026 per un importo annuale di 250 mila euro, in favore dei proprietari di animali d'affezione che abbiano un ISEE inferiore a 16.215 euro e un'età superiore ai sessantacinque anni.

Sicuramente il Fondo non è proporzionato al numero di anziani che versano in condizioni di fragilità economica e non è,  come invece da noi richiesto a fronte di un finanziamento adeguato, a disposizione di coloro che indipendentemente dall’età non hanno le risorse economiche per curare gli animali.

Si tratta in ogni caso di un primo passo verso la maggiore consapevolezza di una problematica che riguarda sempre più persone che versano in situazione di povertà anche assoluta.

Da anni chiediamo al Governo e al Parlamento un Fondo di solidarietà sociale a favore dell’accudimento di cani e gatti che vivono con i non abbienti. Numerose sono le attività svolte da LAV in loro sostegno come quelle in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio a Roma e Napoli, con la Fondazione Opera Pia Ciccarelli a Verona e Piemonte con il nostro sostegno agli ambulatori di veterinaria sociale voluti dalla Regione.

Ci auguriamo pertanto che il Fondo per le spese veterinarie degli animali che vivono le persone anziane socialmente fragili diventi Legge e confidiamo in un finanziamento adeguato.


CHIUDI

lunedì 04 dicembre 2023

Ci appelliamo a Governo, maggioranza e opposizione

Sono circa 2.650 gli emendamenti proposti alla manovra finanziaria del Governo per il 2024 e tra questi sono presenti tutti i suggerimenti di modifica all’esame della Commissione Bilancio del Senato, proposti da LAV. 

Un primo segnale di attenzione che una società civile deve essere bipartisan, perché andare oltre agli schieramenti politici si può e si deve, soprattutto alla luce della Carta costituzionale che impone obblighi ben precisi a Governo e Parlamento in tema di tutela degli animali.

TEMI DIVERSI TUTTI DI GRANDE IMPORTANZA

Gli emendamenti presentati toccano molti temi sensibili e di grande attualità anche in considerazione della crisi economica che non deve penalizzare ulteriormente chi è già danneggiato da un fisco iniquo come quello che grava sugli animali e dal prezzo esorbitante dei farmaci veterinari nonché della crociata in corso contro la fauna selvatica.

Gli emendamenti presentati a seguito dei nostri suggerimenti di modifica sono, infatti, vari e vanno dalla riduzione del costo delle terapie farmacologiche veterinarie e dell’IVA su cibo a prestazioni veterinarie [emendamenti a prima firma di Magni (Misto - AVS), Pirro (M5S), Sironi (M5S), Unterberger (Aut-SVP )] , al rifinanziamento della Legge 281 del 1991 per contrastare l’odioso fenomeno del randagismo per arginare il quale la scorsa manovra non ha stanziato un solo euro [emendamenti a prima firma di Magni (Misto - AVS) e Sironi (M5S )]. .

Sono stati presentati anche emendamenti per aumentare le detrazioni Irpef sulle spese veterinarie [emendamento a prima firma di Magni (Misto - AVS)], per finanziare la realizzazione e l’implementazione delle misure di biosicurezza nei rifugi che ospitano animali sottratti allo sfruttamento [emendamenti a prima firma di Magni (Misto - AVS) e Sironi (M5S)] , per rifinanziare il farmaco contraccettivo per la fauna selvatica GonaCon [emendamenti a prima firma di Magni (Misto - AVS), Naturale M5S e Sironi (M5S)]  e i progetti di ricerca sostitutiva alla sperimentazione animale   [emendamenti a prima firma di Sironi (M5S) e Magni (Misto - AVS)]

Altri emendamenti sono inerenti alla riconversione di stabilimenti zootecnici di tipo intensivo ad allevamenti di tipo estensivo, all' l’abolizione delle gabbie [emendamenti a prima firma di Bilotti (M5S) , Magni (Misto - AVS), Sironi (M5S) e Unterberger (Aut-SVP)]  e all'esclusione dei circhi con animali dai sostegni previsti per lo spettacolo  [emendamenti a prima firma di Magni (Misto - AVS) e Sironi (M5S)].

Attenzione anche al mondo della moda attraverso un emendamento suggerito da LAV per la creazione di un Fondo per la transizione ecosostenibile destinato al finanziamento delle attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e produzione di materiali sostenibili non di origine animale  [emendamenti a prima firma di Magni (Misto - AVS) e Sironi (M5S)] .

Si tratta di emendamenti di grande importanza, alcuni dei quali formulati alla luce del nuovo articolo 9 della nostra Costituzione che prevede che lo Stato disciplini la tutela degli animali.

Se molti sono gli emendamenti presentati a tutela degli animali, tra i quali citiamo quello per abrogare la disposizione della precedente manovra che ha spianato la strada alla caccia selvaggia [emendamento Floridia A. (Misto - AVS)] , altri invece vanno nella direzione opposta e prevedono fondi e agevolazioni all’industria zootecnica e della pesca senza prevedere nulla per migliorare le condizioni di vita degli animali coinvolti in queste attività li vedono oggetto di sfruttamento fino alla morte. Tra questi citiamo gli  emendamenti di Franceschelli (PD-IDP), Misiani (PD-IDP) e Scalfarotto (IV-C-RE).

I PROSSIMI STEP

Le proposte emendative dovranno ora superare il vaglio di ammissibilità per tale motivo chiediamo che gli emendamenti positivi vengano inseriti tra i segnalati e quindi posti effettivamente al voto.

Ci auguriamo che le proposte siano fatte proprie dal Governo e che non vi siano voti preconcetti.

Continuate a seguirci, vi aggiorneremo degli sviluppi.


CHIUDI

venerdì 03 novembre 2023

Il disegno di legge ha iniziato il suo iter: le nostre proposte a parlamentari e Governo

Il disegno di legge di Bilancio 2024 è approdato al Senato, per la precisione nella Commissione Bilancio dalla quale inizierà il suo iter che si concluderà con la pu... LEGGI I DETTAGLI

Il disegno di legge di Bilancio 2024 è approdato al Senato, per la precisione nella Commissione Bilancio dalla quale inizierà il suo iter che si concluderà con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, dopodiché diventerà la Legge che detterà quali misure economiche saranno introdotte nell’anno successivo, in pratica come saranno spesi i soldi pubblici.

Il disegno di legge di Bilancio sembra un documento prettamente economico, in realtà è un documento politico importante poiché attraverso specifiche misure economiche (e non talvolta solo, basti pensare che la scorsa Legge di Bilancio ha aperto alla caccia selvaggia) fa emergere le priorità politiche della maggioranza di Governo.

E' evidente che né gli animali né le loro famiglie, nemmeno quelle meno abbienti, sono una priorità.

La manovra 2024 non contiene, infatti, alcuna positiva previsione per gli animali che vivono nelle nostre case, ma nemmeno per i selvatici e per gli animali utilizzati in attività umane, ricerca compresa.

Questo palese disinteresse è ingiustificato e dannoso nonché in contrasto con il dettato dell’articolo 9 della Costituzione che pone in capo allo Stato la tutela degli animali.

Anche se le forze di maggioranza hanno confermato la volontà di non presentare emendamenti “blindando” di fatto il testo del disegno di legge, invieremo proposte di modifica a tutti parlamentari e al Governo con l’auspicio che le facciano proprie.

Tra queste, proporremo di tutelare il benessere degli animali e la relazione che li lega alle loro famiglie attraverso:

  • l’equiparazione del regime di detrazione fiscale delle spese medico veterinarie a quello delle spese sanitarie umane;
  • la riduzione dell’IVA, cani e gatti non sono beni di lusso, sul cibo per animali e sulle le prestazioni veterinarie, esentando quelle per l’identificazione con il microchip, le vaccinazioni e la sterilizzazione di cani e gatti;
  • misure per rendere concreta la possibilità di acquistare medicinali veterinari;
  • il rifinanziamento della Legge 281 del 1991 per la prevenzione del randagismo.

Si tratta di provvedimenti indispensabili anche - e senza paradosso - per le casse pubbliche, visto che l’abbandono e il randagismo hanno un costo enorme per la collettività.

La nostra attenzione è rivolta anche ai grandi problemi sanitari che stanno costando la vita a un numero enorme di animali, abbiamo chiesto che:

  • il 5% del lauto fondo di cui all’articolo 74 che stanzia ben 270 milioni di euro per la zootecnia e per la pesca senza prevedere alcun cambiamento, sia destinato alla realizzazione e implementazione delle misure di biosicurezza nei rifugi e nelle strutture di privati che ospitano animali sottratti allo sfruttamento e, in caso di focolai come la PSA, protocolli per la gestione delle emergenze che contemplino misure diverse dall’uccisione degli animali.

La tutela degli animali deve essere una priorità in una società civile,  perciò, in materia di fondi abbiamo chiesto:

  • un fondo per finanziare la riconversione di stabilimenti zootecnici di tipo intensivo ad allevamenti di tipo estensivo, inclusa la transizione verso l’abolizione delle gabbie;
  • il rifinanziamento di progetti di ricerca sostitutiva alla sperimentazione animale;
  • il rifinanziamento di progetti di contenimento della fauna selvatica attraverso il vaccino immuno-contraccettivo GonaCon;
  • di escludere i circhi con animali dai sostegni previsti per lo spettacolo.

La politica deve tenere conto della valenza che gli animali hanno per le loro famiglie e dell’importanza dalla loro tutela, auspichiamo che abbia la volontà di farlo, al contrario dello scorso anno, quando la Legge di Bilancio ha aperto alla caccia selvaggia e che non voglia sostenere solo il mondo della zootecnia e dell’ippica per i quali la Manovra 2024 predispone degli stanziamenti.

 


CHIUDI