"Invertire la rotta e favorire sistemi alimentari davvero sostenibili". Come? Lo spiega LAV in occasione del Pre-Vertice delle Nazioni Unite alla FAO
Da oggi per tre giorni presso la sede della FAO a Roma si tiene lo UN Food Systems Summit +2 Stocktaking Moment, il Summit delle Nazioni Unite in cui si parlerà di transizione alimentare, sostenibilità e sicurezza alimentare, in preparazione al Vertice del prossimo settembre a New York.
L’obiettivo del Pre Vertice è creare uno spazio di dialogo tra Paesi e vari stakeholder in cui esaminare i progressi sugli impegni all'azione e identificare problemi, i risultati e le priorità.
Questo il messaggio che oggi LAV sotto forma di vero e proprio menu da sfogliare, ha consegnato ai congressisti davanti alla sede FAO per dire a tutti i Governi della necessità urgente di favorire la transizione alimentare verso produzioni e consumi vegetali e produzioni da agricoltura cellulare perché non ci può essere equità senza un cambiamento radicale del sistema alimentare globale.
Un *menu del cambiamento *, su cui i Governi si devono impegnare in modo concreto per:
Solo con impegni concreti e ambiziosi sarà possibile proseguire nella direzione necessaria. Siamo presenti al Summit per ribadire l’urgenza di intraprendere azioni ambiziose e ripensare totalmente il sistema di produzione e consumo alimentare. Non può esserci giustizia per nessuno, persone e animali, se continuiamo a basare il nostro sistema di produzione di cibo sulla sofferenza di miliardi di individui ogni anno e sulla distruzione dell’ambiente
L’allevamento intensivo non solo si basa sullo sfruttamento di miliardi di animali detenuti negli allevamenti, 630 milioni ogni anno solo in Italia, ma è anche causa di severe ripercussioni ambientali, che aggravano la crisi climatica che, invece, è un’emergenza del nostro tempo e come tale dovrebbe essere trattata.
Oltre il 17% della foresta amazzonica è già stato disboscato per la produzione di mangimi, la temperatura media globale si è già innalzata di circa 1,2°C – sembra poco è ma è un grande incremento date le conseguenze irrimediabili e catastrofiche che dovremo affrontare se si arriverà ad un aumento totale di +2°C- e la crisi climatica ha già mietuto 2 milioni di vittime umane.
Mentre i Governi mondiali si ritrovano per tracciare le linee guida del futuro dei sistemi alimentari, l’Italia vara una legge, inutile e ideologica, che vieta ogni forma di produzione e commercio di alimenti da agricoltura cellulare. Privando il Paese di una grande opportunità di sviluppo etico, ecologico ed economico.
Come se non bastasse, all’interno della legge sui cibi cellulari, è stato approvato anche il veto di utilizzo di nomenclature “meat-sounding” per prodotti completamente plant based.
Siamo, infatti, sempre più vicini al punto di non ritorno, alcuni scienziati addirittura ritengono che lo abbiamo già superato, gli animali sfruttati e uccisi dalla zootecnia sono miliardi, secondo le stime FAO sono destinati ad essere sempre di più visto che la richiesta di carne al 2050 potrebbe essere doppia di quella attuale, e questo assetto è semplicemente insostenibile, non solo eticamente, ma anche per i limiti fisici delle risorse e del nostro Pianete. È ora di supportare ed incentivare la transizione alimentare.
L’alimentazione vegana è infatti stata indicata nell’ultimo report IPCC come quella con il maggiore potenziale di mitigazione climatica e permetterebbe di liberare dagli allevamenti miliardi di animali e offrire un futuro migliore anche a tutti noi.
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