Il prossimo passo deve essere un pasto vegano a settimana in tutte le scuole capitoline come chiediamo nella nostra #SFIDAGREEN.
Il 21 aprile, le scuole romane hanno celebrato la Giornata Mondiale della Terra offrendo agli studenti e alle studentesse un pranzo a base vegetale, questo è quanto stabilito dalla nota dell’Ufficio Programmazione Alimentare di Roma Capitale, in cui si dà prova che “menù collegati a particolari progettualità a contenuto didattico-educativo” saranno somministrati in alcune date dell’anno.
Il menù proposto per la Giornata Mondiale della Terra prevede portate quasi interamente vegane ed è il chiaro segnale che attuare la transizione alimentare a partire anche dalla ristorazione pubblica nelle scuole non solo è fattibile, ma apporta anche un beneficio in termini di promozione della cultura dell’alimentazione sana e di una maggiore sostenibilità.
Grazie a questa iniziativa non saranno consumati quasi 3000 kg di carne, equivalenti a 10 mucche, 23 maiali o 1667 polli.
Inoltre, una sola giornata vegetale permetterà di ridurre l’impatto ambientale della città di:
Questa iniziativa rappresenta un esempio per il Sindaco Gualtieri, il suo Ufficio Clima diretto da Edoardo Zanchini e l’Assessora alla Scuola, Formazione e Lavoro Pratelli del beneficio in termini ambientali, sanitari ed etici che il cambiamento che LAV già chiede dal lancio della Sfida 5 Sindaci può apportare.
Introdurre un giorno a settimana interamente vegetale è di semplice attuazione, come mostrato anche dall’esperienza di Bergamo e permetterebbe di risparmiare la vita di migliaia di animali, ridurre considerevolmente l’impatto ecologico delle mense scolastiche e ridimensionare gli smisurati costi ambientali e sanitari, che ogni anno, in Italia, ammontano a un totale di 37 miliardi di euro.
Il prossimo passo sia dunque quello di modificare i menù scolastici, così da includere un pasto vegetale a settimana e iniziare la riduzione del consumo di carne, per arrivare ad un meno 20% nei prossimi tre anni.