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A Pordenone proseguono i rastrellamenti dei gatti

Silenzio sul numero e sulla sorte degli animali catturati. 

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 28 agosto 2024

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Modalità di cattura che infliggono sofferenza

Continua l’impegno della sede LAV di Pordenone, supportata dall’Ufficio Legale LAV e dalla consulenza dell’Avvocato Paterniti, nella difesa dei gatti della colonia felina di vicolo Molinari 13, (Pordenone), nonché dei gatti della zona, coinvolti nell’operazione, benché non siano oggetto dell’ordinanza di prelievo.

Oggi noi di LAV abbiamo infatti inviato una diffida ad Asfo, Azienda Sanitario Friuli Occidentale, per le modalità con cui sta attuando la cattura e il prelievo dei gatti della colonia in questione. Modalità che stanno causando grave sofferenza agli animali, i quali prima di essere movimentati rimangono per lunghi lassi di tempo costretti in gabbie anguste, del tutto inadatte alle loro caratteristiche etologiche.

Inoltre, le catture non si stanno limitando ai 14 individui felini microchippati e tassativamente individuati dall’ordinanza, ma - per stessa ammissione degli operatori - a tutti i gatti rinvenuti nell’area di appartenenza della colonia e nei territori limitrofi: risultano esserci stati tentativi di cattura e prelievo, sventati dai rispettivi proprietari, di gatti di proprietà privata, non facenti parte della colonia.

Chiediamo l’immediata sospensione delle catture, vista l’illegittimità dell’esecuzione dell’ordinanza - per travisamento ed erronea valutazione dei fatti - e chiede che vengano date dalle autorità disposizioni chiare, univoche e immediate per quanto sta accadendo.

Si è verificato il caso di un gatto attirato in una gabbia, lì catturato e trattenuto per lunghe ore, anche sotto il caldo del sole estivo. L’animale si è lamentato e, tentando di uscire, ha sbattuto alle reti metalliche anche ferendosi. Gli animali vengono portati via dal personale veterinario, non si sa dove di preciso, e per quali altri trattamenti o scopi. Guido Iemmi, Responsabile LAV Pordenone

Per questo motivo stamattina abbiamo anche inviato una lettera al Sindaco di Pordenone e all’Unità Organizzativa del Comune per il benessere animale, nonché alla Direzione e al Servizio di Sanità Animale di Asfo, con la richiesta di chiarimenti per quanto di illegittimo e grave sta accadendo. Rimarremo in attesa di un riscontro, riservandoci di intervenire con ogni azione legale che riterremo opportuna a tutela degli animali coinvolti.