Siamo in prima linea per aiutare più animali possibile, e le loro famiglie.
Una storia di paura, distruzione e rinascita.
Valeria si occupa di 65 cani a Cinisi, gli animali sono distribuiti in vari rifugi e alcuni cani sono liberi sul territorio.
Una di queste strutture, vicino all’aeroporto, è stata rasa al suolo dalle fiamme.
Fortunatamente gli 8 cani sono riusciti a mettersi in salvo, ma recinzioni, farmaci e riserve di cibo sono andate perdute.
Valeria curava anche delle galline che purtroppo non ce l’hanno fatta e che sono morte tra le fiamme. Una scena terribile d’impotenza contro gli elementi che Valeria non dimenticherà mai.
Ora il suo sguardo, dopo la paura e l’immagine terribile della montagna che bruciava, fino a raggiungere le case e distruggerle, è rivolto verso il futuro e a riportare alla normalità i cani e il rifugio.
Abbiamo raccolto le esigenze di Valeria dal primo giorno di interventi e ieri le abbiamo portato una prima fornitura di antiparassitari e 300 chili di cibo per cani. In più abbiamo portato Roger e Amy per un controllo veterinario. Loro due sono tra gli scampati alle fiamme perché nella fuga si sono rifugiati in un casale diroccato adiacente al rifugio.
La profonda gratitudine di Valeria, la curiosità cauta dei cani, la feroce distruzione intorno a loro: tutto ci guida nel lavoro d’emergenza, che portiamo avanti consapevoli di quanto ogni piccolo aiuto, ogni carezza e ogni crocchetta siano importanti, anzi fondamentali.
E fondamentale è il supporto di ogni persona che sostiene LAV.