Home | ... | | Abbiamo inviato la richiesta di apertura di procedura d'infrazione per l'Italia

Abbiamo inviato la richiesta di apertura di procedura d'infrazione per l'Italia

La leggina Lollobrigida è di fatto inapplicabile. Inviata la richiesta apertura della procedura d’infrazione.

leggi tutta la storyline

Ultimo aggiornamento

venerdì 01 dicembre 2023

Topic


Condividi

Primo importante stop a legge su 'cibi sintetici': il Presidente Mattarella non firma

Si arresta, almeno per ora, la crociata del Ministro Lollobrigida contro i cibi cosiddetti “sintetici” e i cibi vegetali: il Presidente Mattarella non firma la legge, che deve quindi aspettare l’ok dell’Europa.

L’inapplicabilità del provvedimento era oggettiva: lo abbiamo fatto presente sin dall’inizio. La mancata firma del Presidente Mattarella pone finalmente un freno a una battaglia del tutto ideologica. La carne coltivata, una volta approvata dalla Commissione Europea ed entrata in commercio, sarà un ulteriore importante tassello della transizione alimentare, affiancandosi ai prodotti vegetali già in commercio e supportando la trasformazione del sistema alimentare perché non si basi più sullo sfruttamento di centinaia di milioni di animali ogni anno, solo in Italia.

LA RICERCA ITALIANA PUO' PROSEGUIRE

Svariati sono gli istituti di ricerca italiani impegnati nello studio dei cibi da agricoltura cellulare, che potranno ora proseguire il proprio lavoro nello sviluppare alternative nutrienti, sane ed etiche.

Difatti, i prodotti da agricoltura cellulare hanno il potenziale per ridurre drasticamente le emissioni, l’utilizzo del suolo e dell’acqua attualmente correlate alla produzione di carne (Tuomisto e Teixeira, 2015; Mattick et al., 2015; Tuomisto et al., 2022). In fondo abbiamo imparato a conoscere l’uso della scienza ad intermittenza del Ministro Lollobrigida.

Lo abbiamo ha ripetuto a più riprese: quella dei “novel food”, ovvero dei nuovi cibi che vengono immessi sul mercato unico, è materia europea, il Ministro dovrebbe già averlo imparato dopo la battaglia contro gli insetti, sgonfiatasi nello stesso modo, su cui LAV ha una posizione netta.

Il tentativo di bloccare, ancor prima delle opportune valutazioni delle istituzioni europee, lo sviluppo dei prodotti da agricoltura cellulare (erroneamente e volutamente chiamati “sintetici” per screditarne la natura) si mostra per l’ennesima volta una mossa ideologica e vuota di sostanza, uno spreco di tempo e soldi che ha avuto come unico risultato quello di chiarire che il progresso in Italia non viene supportato a meno che non faccia comodo ai big della zootecnia.

Il disegno di legge, approvato dalla Camera lo scorso 16 novembre, prima di essere sottoposto all’esame del Presidente della Repubblica, dovrebbe infatti essere notificato all'Europa; notifica che è stata revocata a pochi giorni dall'ultima votazione e mai più ripresentata, nonostante il Ministro Lollobrigida lo avesse garantito.

È NECESSARIO ATTENDERE IL PARERE  DELL' EFSA

Forse il Ministro, troppo intento nell’accomodare gli interessi di cacciatori e lobby della carne, si è scordato che l’Italia, in quanto stato membro dell’Unione Europea, è soggetta al Regolamento comunitario e dovrà attendere il parare di EFSA (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, con sede a Parma) sui prodotti da agricoltura cellullare per non incorrere nella procedura di infrazione.

Il primato normativo che il Governo ha cercato di ottenere violerebbe la libera circolazione delle merci nel mercato unico e ostacolerebbe gli scambi commerciali tra Stati europei, ponendosi sul filo dell’incostituzionalità.

ALT ALLA MESSA AL BANDO DEL MEAT-SOUNDING

Lo stop del DDL permette quindi alla ricerca di proseguire liberamente, e impedisce la messa al bando di termini “meat-sounding”, non ponendo limitazioni bandiera all’adozione di un’alimentazione vegetale e a tutte quelle persone – sempre di più – che vogliono eliminare la sofferenza perenne degli animali negli allevamenti.

Bloccato, quindi, per ora, anche il tentativo di mettere fuori legge la possibilità di chiamare una cotoletta di funghi cotoletta, un burger vegetale burger, e via dicendo, divieto che già anni fa era stato respinto dal Parlamento europeo. Si tratta del cosiddetto “meat sounding” che proprio questa legge, con un emendamento inserito in corsa, mira a bloccare, a scapito di tutte quelle imprese italiane che producono cibi vegetali di qualità, e si vedono così pesantemente danneggiate, e dei consumatori, che avranno indicazioni meno chiare sui prodotti che già acquistano regolarmente.

Sarebbe anche interessante chiedere al Ministro, per esempio, come ci si regolerà con cibi come il salame di cioccolato, dolce della tradizione che, per coerenza, non potrebbe più essere chiamato in questo modo, quando e se la legge entrerà in vigore