Il Consiglio AGRIFISH sostiene l’ICE per il divieto agli allevamenti di 'animali da pelliccia'. L’Italia, astenendosi, perde un'occasione e fa un passo indietro incomprensibile.
Lo scorso 14 giugno 1.502.319 firme di cittadini europei sono state presentate alla Commissione per chiedere di vietare una volta per tutte l'allevamento di 'animali da pelliccia' e l'immissione sul mercato di prodotti di pellicceria.
Le firme erano il risultato dell’Iniziativa FurFree Europe, alla quale LAV ha contribuito raccogliendo da sola più di 32.000 firme.
L’entusiasmante sostegno riscosso dall’ECI – in brevissimo tempo - sottolinea ancora una volta come le pellicce debbano immediatamente diventare un ricordo del passato.
In quest’ottica e con il medesimo impegno con cui da anni lottiamo contro l’utilizzo degli animali per ricavarne pelle e pellicce, abbiamo scritto al Ministro dell'Agricoltura Lollobrigida chiedendogli di agire coerentemente con il desiderio di tanti europei nel corso della prossima riunione del Consiglio Agrifish dell'UE.
Nella riunione del 26 e 27 giugno è infatti prevista la discussione di una nuova richiesta formale di intervento alla Commissione Europea in materia di “divieto di allevamento da animali da pelliccia”.
L’iniziativa, promossa delle delegazioni di Germania, Austria e Paesi Bassi - che presenteranno
alla Commissione un documento informativo - verterà sulla possibilità di porre
fine a tale allevamento nell’Unione Europea. Una decisione che armonizzerebbe i
numerosi divieti già in vigore a livello nazionale e introdurrebbe il divieto
di commercio (e quindi di import da paesi terzi) di prodotti ‘di pellicceria’.
In Italia il divieto è in vigore dal 1°gennaio 2022 (Legge di Bilancio) e il Governo
aveva già assunto una posizione favorevole all’istituzione del divieto in tutta
l’UE.
L’ex Ministro alle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, aveva infatti
dichiarato che “l’allevamento di animali per le pellicce non è più
giustificabile e l’Italia darà il massimo supporto per giungere al divieto
europeo di questa forma di allevamento”.
Considerata l’importanza del punto all’ordine del giorno riunione del Consiglio Agrifish e tenendo presente la volontà del milione e mezzo di cittadini che hanno firmato per una FurFree Europe, chiediamo all’attuale Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida di confermare la posizione dell’Italia sul tema, sottoscrivendo il documento in discussione, già sostenuto formalmente dalla maggior parte degli Stati membri.