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Fur Free Europe: la Commissione Europea ha deciso di non decidere

Il nostro lavoro prosegue sul piano tecnico e, non appena si insedierà la nuova Commissione Europea, anche su quello politico per un?Europa senza pellicce.

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Ultimo aggiornamento

giovedì 12 ottobre 2023

Topic


Moda animal free

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Abbiamo argomentato le ragioni a favore di un'Europa senza pellicce

Oggi, 12 ottobre, davanti agli eurodeputati delle Commissioni unificate Agricoltura, Mercato Interno e Petizioni abbiamo argomentato le ragioni a favore di una Fur Free Europe. Un ulteriore passo avanti verso la definitiva abolizione di questi allevamenti e per il divieto al commercio e all’import di prodotti di pellicceria in tutta l’Unione Europea
Simone Pavesi - Responsabile Area Moda Animal Free

[L’audizione è stata trasmessa in live streaming, qui il link alla registrazione. L'intervento LAV è dalle ore 11:17':35'' ]

In audizione, sono intervenuti alcuni tra i rappresentati delle ONG promotrici della Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) Fur Free Europe ed esperti scientifici:

  • Reineke Hameleers , CEO Eurogroup for Animals; 
  • Mike Moser , ex CEO della British Fur Trade e che, da diretto testimone delle violenze e privazioni cui sono sottoposti gli animali “da pelliccia” si è schierato contro questa forma di sfruttamento; 
  • Johan Lindsjö , esperto veterinario presso il Centro svedese per il Benessere degli Animali (SCAW), Università svedese di Scienze Agrarie; 
  • Bo Algers , professore emerito di medicina veterinaria, Università svedese di Scienze Agrarie; 
  • Stephanie Ghislain , Responsabile Affari Politici Eurogroup for Animals;  
  • Simone Pavesi , LAV.  

Nell'incontro al Parlamento europeo Simone Pavesi ha ricordato il percorso virtuoso delle tante aziende della moda (brand e retailer) giunte a consolidare una policy fur-free come elemento delle proprie politiche di Responsabilità Sociale d’Impresa ed in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo. 

Oggi l’Unione Europea ha la possibilità di porre la parola fine ad una Industria crudele e obsoleta, con una prospettiva economica discutibile, e che la stragrande maggioranza degli Stati membri, dei cittadini e delle aziende hanno già condannato Simone Pavesi,  Responsabile Area Moda Animal Free

Dopo un primo incontro tra gli organizzatori dell'ICE e la Commissione Europea, avvenuto lo scorso 20 luglio, questa audizione parlamentare (parte della procedura formale) mira a coinvolgere gli eurodeputati nel sostegno alla istanza di divieto di allevamento e commercio di pellicce in Unione Europea. 

La prossima settimana infatti, giovedì 19 ottobre, in agenda della sessione plenaria del Parlamento Ue a Strasburgo è previsto il dibattito su Fur Free Europe che potrebbe anche concludersi con la votazione di una Risoluzione. 

Più di 1,5 milioni di cittadini hanno chiesto un' Europa Senza Pellicce  e 20 Stati membri (tra cui anche l’Italia) hanno già vietato totalmente o parzialmente l’allevamento di animali da pelliccia per motivi etici, di benessere animale e salute pubblica, inviando un chiaro segnale alla Commissione UE: gli allevamenti di animali “da pelliccia” devono essere vietati in tutta l’Unione e, per coerenza, anche il commercio e l’import di prodotti di pellicceria 

Fur Free Europe  ha già raccolto il sostegno del Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura (Agrifish) con numerosi Stati membri che si sono espressi favorevolmente già due volte, nel 2021 e poi ancora anche lo scorso giugno.  


Sta diventando sempre più difficile difendere l'indifendibile. La CE ha ora la possibilità di mantenere la sua promessa e di pubblicare le proposte complete entro la fine dell’anno. Reineke Hameleers - CEO Eurogroup for Animals

L'industria della Pelliccia è fuori dal tempo e fuori posto nella società europea. Mike Moser - ex CEO British Fur Trade, ora combatte con noi per una #FurFreeEurope

La risposta ufficiale della Commissione Europea è attesa entro metà dicembre.

Le tappe principali della Iniziativa dei Cittadini Europei “Fur Free Europe”

  • 2022, 18 maggio: avvio raccolta firme in tutta l’UE 
  • 2022, 6 ottobre - Strasburgo: conferenza al Parlamento Ue contestualmente alla seduta plenaria 
  • 2023, 1° marzo: in soli nove mesi e mezzo abbiamoraggiunto le +1,5 milioni di firme validate (la raccolta firme è così interrotta in anticipo). 
  • 2023, 20 luglio – Bruxelles: incontro con la Commissione Europea (Vice P.te VěraJourová e la Commissaria alla Salute Stella Kyriakides) 
  • 2023, 12 ottobre – Bruxelles: audizione al Parlamento Europeo con le Commissioni unificate Agricoltura, Mercato Interno, Petizioni 
  • 2023, 19 ottobre – Strasburgo: dibattito al Parlamento Europeo in seduta plenaria