Insieme ad altre associazioni animaliste, abbiamo ricorso al Consiglio di Stato per opporci ai calendari venatori stabiliti dalle regioni e per salvare così migliaia di animali.
La Regione Emilia-Romagna ottempera all’ordinanza del Consiglio di Stato ed anticipa la data di chiusura della caccia a numerose specie di uccelli.
Grazie alla vittoria giudiziaria in sede cautelare, ottenuta delle associazioni ambientaliste LAC, LAV, LIPU e WWF, la Giunta Regionale dell’Emilia-Romagna si adegua (con propria deliberazione odierna) all’Ordinanza n. 5027 del 21 ottobre scorso della III Sezione del Consiglio di Stato.
La conseguenza è:
In precedenza, a fine ottobre, la Regione aveva dovuto, sempre per effetto dell’Ordinanza dei giudici amministrativi di appello, ridurre da due ad una soltanto le giornate aggiuntive di caccia settimanali da appostamento alla fauna migratoria (nei giorni di ottobre e novembre).
Siamo soddisfatti di avere contribuito a limitare la forte pressione venatoria nel mese di gennaio, in particolar modo all’interno delle zone umide regionali, a tutela dell’avifauna acquatica sempre più minacciata da una caccia selvaggia.
Esaurita la fase cautelare, la discussione in merito della causa al TAR di Bologna resta fissata al 16 marzo 2023.