La Provincia di Bolzano cancelli la sua assurda Legge “ammazzalupi” e obblighi gli allevatori a dotarsi degli strumenti che aiutano a prevenire le predazioni.
Il Collegio del TAR di Bolzano ha confermato ancora una volta quanto già deciso, per ben due volte, dal Presidente del TAR che aveva sospeso i due atti della Provincia di Bolzano con i quali il Presidente Kompatscher aveva autorizzato l’uccisione di quattro lupi a caso appartenenti ai branchi orbitanti nell’area dei Comuni di Selva dei Molini e di Castelbello-Ciardes e limitrofi.
Fondamentale il richiamo del TAR all’art.9 della Costituzione da cui discende la “necessità di assicurare tutela della vita degli animali in generale e, in special modo, quando questi sono protetti da convenzioni internazionali”.
E' inconcepibile che a fronte di predazioni compiute nei confronti di animali allevati senza alcuna protezione, la provincia possa pensare di risolvere il problema semplicemente uccidendo i lupi alimentando così, anche a livello istituzionale, quella tendenza troppo diffusa, di ricorrere al bracconaggio per farsi giustizia da soli senza comprendere che lo spazio lasciato da un lupo ucciso sarà naturalmente occupato da altri lupi, piuttosto che dotarsi di sistemi di prevenzione come i cani da guardiania o i recinti elettrificati.
L’ostinazione dimostrata dal duo Kompatscher-Shuler nel voler uccidere i quattro lupi, è solo ed esclusivamente la solita mossa da campagna elettorale che forse potrà aiutarli a raccogliere un po’ di consenso politico in vista della prossime elezioni, giocando con la pelle dei lupi, utilizzati come moneta di scambio con le frange più estreme del mondo allevatoriale altoatesino che da anni diffondono fake news sui lupi condite da immagini orripilanti e rifiutano di utilizzare gli efficaci sistemi di prevenzione delle predazioni.
Questa pronuncia del TAR di Bolzano è una chiara indicazione rivolta a coloro che faranno parte della nuova Giunta che uscirà dalle elezioni del prossimo 22 ottobre è giunto il momento che la politica si svincoli dagli interessi particolari di alcune categorie che, mosse da ignoranza e malafede, finiscono per danneggiare i loro stessi interessi e cominci a lavorare seriamente per favorire la convivenza fra i lupi e le attività umane.
In tutto il mondo i sistemi di prevenzione delle predazioni, quali recinzioni elettrificate e i cani da guardiania, sono comunemente utilizzati, ma in provincia di Bolzano nel 2022 solamente 33 pascoli li utilizzavano su un totale di quasi 1.500 malghe attive, nonostante siano forniti gratuitamente dalla Provincia.
Il nuovo governo della Provincia avrà l’opportunità di rappresentare una svolta rispetto al passato, chiediamo che dal 23 ottobre tutti i pascoli siano finalmente obbligati ad adottare i sistemi di prevenzione senza ricorrere ad assurde scorciatoie come le “zone pascolive protette.