Home | ... | | Alla Corte di Giustizia Europea demolita la legge “ammazzalupi” di Bolzano

Alla Corte di Giustizia Europea demolita la legge “ammazzalupi” di Bolzano

La Provincia di Bolzano cancelli la sua assurda Legge “ammazzalupi” e obblighi gli allevatori a dotarsi degli strumenti che aiutano a prevenire le predazioni.

Leggi la storyline

Ultimo aggiornamento

lunedì 18 settembre 2023

Topic

#lupi

Condividi

Bolzano: TAR sospende anche il secondo tentativo della Provincia di uccidere due lupi

Questa mattina il Presidente del TAR di Bolzano ha firmato il decreto che sospende anche il secondo decreto della Provincia di Bolzano con il quale il Presidente Kompatscher aveva autorizzato l’uccisione di due lupi a caso del branco orbitante nell’area del Comune di Castelbello-Ciardes e limitrofi.

Il ricorso presentato in urgenza sabato scorso da LAV, LNDC Animal Protection e WWF ha così nuovamente impedito l’uccisione di lupi accusati di predare animali allevati senza alcuna protezione, senza recinzioni elettrificate, senza cani da guardiania e senza neppure il controllo dei pastori. In tutto il mondo questi sistemi sono comunemente utilizzati proprio per prevenire le predazioni, ma in provincia di Bolzano nel 2022 solamente 33 pascoli li utilizzavano su un totale di quasi 1.500 malghe attive, nonostante siano forniti gratuitamente dalla Provincia.

L’ostinazione dimostrata dal duo Kompatscher-Shuler nel voler uccidere due lupi, ben sapendo che anche questo secondo tentativo sarebbe stato sospeso come già accaduto per il primo, conferma che il loro obiettivo è solo quello di raccogliere un po’ di consenso politico in vista delle prossime elezioni, giocando con la pelle dei lupi, utilizzati come moneta di scambio con le frange più estreme del mondo allevatoriale altoatesino che da anni diffonde sul territorio provinciale immagini e slogan anti-lupo, rifiutandosi di utilizzare gli efficaci sistemi di prevenzione delle predazioni.     

Non comprendiamo come effettivamente si possa pensare di ottenere risultati concreti reiterando provvedimenti che la giustizia amministrativa ha già censurato. Confidiamo che si voglia aprire una fase di confronto nuova e che i futuri rappresentanti  che cittadini della provincia di Bolzano sceglieranno il prossimo 22 ottobre  qualcun altro per rappresentarli, siano più indipendenti rispetto agli interessi particolari e più attenti alla convivenza fra gli animali selvatici e le attività umane. LAV, LNDC e WWF  

Il 10 ottobre il collegio del TAR di Bolzano potrà confermare la decisione odierna assieme a quella precedente di sospensione dell’uccisione di due lupi nell’area del comune di Selva dei Molini, entrambe già in linea con i recenti orientamenti del Consiglio di Stato, e valutare anche il decreto che ha istituito il regolamento relativo all’istituzione delle zone pascolive protette e le regole per poter uccidere i lupi.