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Bologna: “Gara con sparo su quaglie”, abbiamo inviato diffida urgente

Gravissimi danni agli animali e all’ambiente per il divertimento dei cacciatori.

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 29 maggio 2024

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Chiediamo di cancellare l'assurda e violenta gara

Sono sette le cartucce e dieci i minuti di tempo che ogni cacciatore avrà a sua disposizione per uccidere le cinque quaglie che gli saranno assegnate.  

Un crudele e violento passatempo definito “Gara con sparo su quaglie” il cui svolgimento è previsto per domenica 2 giugno a Sala Bolognese (BO).

Una gara di uccisione di animali con tanto di premiazione che - viene annunciato - sarà effettuata dal candidato alle elezioni europee Sergio Berlato di Fratelli d’Italia, noto cacciatore pasdaran da sempre acerrimo nemico degli animali.  

Il sanguinario divertimento dei cacciatori raggiunge qui livelli inauditi di spietatezza, perché le quaglie sono state allevate esclusivamente allo scopo di essere fucilate a pochi istanti dalla agognata libertà, quando saranno rilasciate sul campo di gara.  

E’ incomprensibile come nel 2024 possano ancora esistere persone che passano il loro tempo divertendosi a far soffrire e uccidere altri esseri viventi raduni non sono degni del nostro mondo civilizzato, fare a gara per uccidere degli esseri senzienti è un retaggio di quando ancora l’essere umano viveva nelle caverne, oggi non è più tollerabile che la nostra società sia permeata da persone desiderose solo del sangue versato dagli innocenti, tanto più in questo periodo storico nel quale viviamo ogni giorno sotto lo spauracchio della guerra atomica!Massimo Vitturi - responsabile Animali Selvatici

Abbiamo predisposto una diffida già inviata al Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, con la quale  chiediamo la cancellazione di questa assurda e violenta gara, perché in contrasto con l’articolo 9 della Costituzione, che da febbraio 2022 prevede anche la tutela degli ecosistemi e della biodiversità.    

Il compito primario dell’amministrazione regionale, come stabilito da norme nazionali e internazionali, è garantire la tutela degli habitat e degli animali, non certo assecondare le richieste dei cacciatori sempre alla ricerca di nuovi pretesti per uccidere ancora più animali.  

È incomprensibile come sia stato possibile che la Regione Emilia-Romagna abbia autorizzato questa assurda competizione, visto che le stesse norme regionali indicano che le manifestazioni di questo genere mettono a grave rischio gli ecosistemi, oltre che la vita degli animali per questo motivo siamo intenzionati a procedere con un esposto alla Magistratura nel caso in cui non dovesse essere sospesa.