Gravissimi danni agli animali e all’ambiente per il divertimento dei cacciatori.
“Il Settore territorialmente competente in materia non ha emesso nessun provvedimento autorizzativo inerente alla gara organizzata dal Campo cinofilo di Padulle”. Con queste parole la Regione Emilia-Romagna ha risposto alla diffida inviata dalla LAV per richiedere l’immediata sospensione della “gara con sparo su quaglie”, il cui svolgimento era previsto per domenica 2 giugno a Sala Bolognese (BO).
Siamo molto felici di avere portato all’attenzione della Regione Emilia Romagna un caso di potenziale illegalità che riguarda l’ambito venatorio e che avrebbe comportato l’uccisione di centinaia di quaglie per soddisfare il violento passatempo dei cacciatori.
Quanto accaduto dimostra la necessità che la Regione riveda completamente le regole per la gestione dei campi per l’addestramento dei cani da caccia, escludendo la possibilità di poter sparare ad animali allevati al solo scopo di essere uccisi, come stava per accadere in provincia di Bologna.
La gara a chi uccide più animali era diventata anche occasione di campagna elettorale per il candidato alle elezioni europee Sergio Berlato di Fratelli d’Italia, noto cacciatore pasdaran da sempre acerrimo nemico degli animali, che era stato annunciato in presenza alla consegna dei premi. Una vergognosa gaffe per una persona che da sempre sostiene che i cacciatori siano cittadini di serie A, perché avrebbero la fedina penale intonsa. Organizzare una gara con uccisione di animali senza le previste autorizzazioni dimostra invece che i cacciatori sono ben inclini a violare le leggi quando si tratta di soddisfare la loro passione sanguinaria.
A partire dall’annullamento di questo evento, la LAV quindi continua la sua battaglia per cancellare definitivamente ogni attività di addestramento dei cani da caccia che comprende anche l’uccisione di animali innocenti.