Anche noi di LAV saremo presenti al presidio organizzato dal rifugio Riot Dog.
Lo scorso venerdì 7 febbraio, nelle vicinanze del Rifugio Riot Dog, in provincia di Bologna, è stato barbaramente ucciso con un colpo d’arma da fuoco Franco, un cane che fino a quel momento viveva serenamente presso il Rifugio, insieme ad altri cani salvati da situazioni di maltrattamento o da anni di detenzione in canili lager.
Gravissimo quanto successo, con tutta probabilità un atto premeditato e intimidatorio, che ancora una volta dimostra la pericolosità sociale dell’attività venatoria e di chi la pratica.
Nella denuncia presentata a poche ore dall’uccisione di Franco, noi di LAV abbiamo chiesto alla Procura di svolgere indagini anatomopatologiche sul corpo del cane, di effettuare analisi balistiche per accertare l’esatta dinamica dello sparo e risalire con certezza all’arma utilizzata, di visionare le telecamere dell’area, di fare indagini sul GPS applicato alla pettorina dell’altro cane che era in compagnia di Franco.
Non è accettabile che una persona esca per una passeggiata con il suo cane e lo debba riportare a casa morto, per un colpo d’arma da fuoco. Il responsabile di questo crimine deve essere assicurato alla giustizia: non è ammissibile lasciare spazio di manovra a chi, armato, si muove senza controllo e a stagione venatoria conclusa.
Chiediamo al Sindaco, Monica Cinti, di emettere un’Ordinanza di divieto di attività venatoria nell’area del Rifugio e nei percorsi di accesso, al fine di tutelare l’incolumità pubblica delle persone e degli animali che frequentano il territorio.
L’appuntamento per il presidio è alle ore 11.00 di sabato 1° marzo in Piazza della Pace 2, di fronte al Comune di Monte San Pietro.