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Basta Botti: conferenza stampa di presentazione della Proposta di Legge

Venerdì 20 dicembre alla Sala Stampa della Camera dei Deputati. Guarda la Conferenza e  gli interventi nel video.

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Ultimo aggiornamento

giovedì 12 dicembre 2024

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Il cambiamento è possibile e urgente

L'Indagine Doxa, commissionata da LAV ed effettuata qualche settimana fa, mostra che il 94% degli italiani è contrario all'uso dei botti per i festeggiamenti di Capodanno, di questi, infatti, il 63% è completamente disposto a rinunciarvi e il 31% già non li usa.

Il 94% è disposto quindi a festeggiare con metodi alternativi ai botti e il 93% ritiene che le Istituzioni dovrebbero fare di più per tutelare gli animali e gli esseri umani.

È largamente maggioritario quindi l'apprezzamento degli italiani per il cambiamento, visto che ogni anno, a Capodanno e non solo, la sicurezza degli animali e degli esseri umani è messa in pericolo dai botti.

Forti esplosioni, luci improvvise e intermittenti, che provocano terrore, tentativi di fuga e reazioni letali negli animali, sia familiari che selvatici e che causano ferite e lesioni mortali anche negli uomini.

L'esordio del 2024 ha registrato 274 persone ferite a causa di botti, di cui 12 per l'uso di armi da fuoco e 262 da fuochi d'artificio, con un aumento del 52% rispetto al Capodanno 2023, con 64 minorenni che hanno riportato lesioni, in confronto ai 50 dello scorso anno.

È dunque per la sicurezza di tutti che noi di LAV ci opponiamo a questo genere di festeggiamento, pericoloso e per nulla etico.

Con la campagna “Basta Botti” siamo scesi nelle piazze per raccogliere firme contro l'uso dei botti in occasione dei festeggiamenti di Capodanno e non solo. Con la nostra petizione chiediamo al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e ai Presidenti di Camera e Senato, di introdurre una Legge che vieti possesso, uso, acquisizione e cessione, anche online, di botti, petardi, articoli pirotecnici e fuochi d'artificio.

Questo tema torna ciclicamente ogni anno nei giorni immediatamente successivi gli incidenti di Capodanno, suscitando dibattiti che però scemano nel giro di pochi giorni e non si traducono in un cambiamento reale. È invece necessario che le istituzioni intervengano in modo strutturale, introducendo un divieto dei botti, e individuando e proponendo contestualmente forme di riconversione delle attività economiche di produzione e vendita dei prodotti pirotecnici.Alessandra Ferrari, responsabile LAV per l'area Animali Familiari

L'EDUCAZIONE È FONDAMENTALE
Per sensibilizzare anche i più giovani sui danni ad animali, persone e ambiente causati dagli esplosivi usati a Capodanno e nelle altre festività, l'Ufficio “A Scuola con LAV”, insieme all'area Animali Familiari LAV e all'Unità di Emergenza LAV, è intervenuto all'Istituto Comprensivo “Giacomo Leopardi” di Sant'Antimo (NA) nelle giornate del 19 e 20 novembre, illustrando la campagna ad alunni ed alunne della scuola primaria e secondaria di primo grado.

Per un cambiamento di lungo termine, infatti, è necessario mettere in atto un'adeguata sinergia tra sensibilizzazione culturale e adeguamento legislativo, mettendo al centro i tragici effetti di qualche minuto di egoistico “divertimento”.
Peraltro, anche l'ambiente non è esente dai danni causati dai botti: i fuochi d'artificio emettono nell'aria sostanze che contribuiscono all'inquinamento atmosferico da polveri sottili e al cambiamento climatico. Inoltre, i residui dei botti, come le cartucce e i petardi non esplosi, inquinano il suolo e l'acqua.

Per non parlare del rischio di incendi, che aumenta in occasione dei festeggiamenti estivi.

Quando gli animali, le persone e l'ambiente sono in pericolo, non c'è festa! Diciamo #BastaBotti a Capodanno e per tutto l'anno, possiamo divertirci tutt*, senza fare la festa a nessuno!

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