Garazie al ricorso presentato da LAV al TAR Piemonte.
Accogliamo con soddisfazione la notizia che il TAR del Piemonte nella sua udienza del 19 giugno ha definitivamente confermato la sospensione del piano che prevedeva un vero e proprio massacro dei caprioli in provincia di Asti, senza alcuna prova degli incidenti a loro imputati e con danni all'agricoltura meno che risibili.
In questi giorni gli agricoltori hanno sferrato un vero e proprio attacco contro gli animali selvatici. Prendendo a pretesto i danni all'agricoltura e riportando cifre che non hanno alcun riscontro scientifico, chiedono lo sterminio di qualsiasi specie.
Quando si vanno ad analizzare nel dettaglio, si scopre però, come nel caso di Asti, che i danni imputabili agli animali sono irrisori, una nullità se comparati con quelli attribuibili ai cambiamenti climatici.
Infatti, il piano predisposto dalla Provincia di Asti riportava che solo in otto delle quarantuno aree censite nel 2023 erano stati riportati danni all'agricoltura imputabili ai caprioli, mentre non era riportato alcun dato in riferimento agli incidenti stradali che sarebbero stati causati dai caprioli. Un piano quindi infarcito di numerosi profili d'illegittimità, come confermato dalla pronuncia del TAR che ne ha determinato la sospensione definitiva fino all'udienza di merito che si terrà il prossimo 2 aprile 2025.
Come già annunciato, ora valuteremo ulteriori interventi segnalando il procedimento alla Corte dei Conti con riferimento al danno erariale derivato dall'illegittima uccisione dei caprioli, analogamente a quanto accaduto nel 2018 quando, a seguito della nostra denuncia, il Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, assieme a un suo funzionario, si è trovato costretto a sborsare quasi un milione di euro per il danno causato alla collettività, avendo consentito l'uccisione di animali selvatici in violazione delle norme nazionali di tutela.
Proprio come potrebbe accadere in Provincia di Asti, considerato che gli abbattimenti non erano stati sospesi nonostante le nostre due diffide, nelle quali venivano evidenziati i gravi profili d'illegittimità del piano che ora ne hanno determinato la sospensione grazie all'intervento del TAR.
Ringraziamo lo studio Fenoglio-Callegari di Torino per questo bellissimo risultato. Siamo riusciti a salvare la vita a quasi tutti i 1.240 caprioli condannati a morte dalla Provincia di Asti, mentre per quelli che sono già stati uccisi avvieremo il procedimento per danno erariale per far pagare di tasca propria.