La forma di somministrazione del vaccino immunocontraccettivo GonaCon rende purtroppo impraticabile la vaccinazione dei
cinghiali sul territorio.
Gli animali dovrebbero essere catturati e inoculati
con costi e tempi insostenibili per l’efficacia del progetto.
La vera sfida è mettere a punto una versione del GonaCon somministrabile tramite esche alimentari, ma sono necessari stanziamenti economici e tempo.
Con la Legge di bilancio 2022 sono stati finanziati due progetti su questo tema, che hanno capofila l’Istituto Zooprofilattico del Lazio e Toscana e quello del
Mezzogiorno.
Si tratta di progetti appena avviati che dureranno due
anni, non c’è quindi ancora alcun risultato concreto.
LAV ha già avviato contatti con i due istituti per sostenere pubblicamente e diffondere ogni risultato conseguito.