25 anni fa abbiamo coniato il termine Zoomafia che indica lo sfruttamento degli animali per ragioni economiche, di controllo sociale, di dominio territoriale, da parte di persone singole o associate o appartenenti a cosche mafiose o a clan camorristici.
Il termine Zoomafia è ormai entrato nel lessico giornalistico e legale, che si riferisce anche alla nascita e allo sviluppo di una nuova forma di criminalità, parallela e legata a quella mafiosa, che trova come motivo di nascita, aggregazione e crescita, l'uso di animali per attività economico-criminali.
Nel 1998 abbiamo così istituito l'Osservatorio Nazionale Zoomafia, organismo finalizzato all'analisi criminologica dello sfruttamento degli animali da parte delle organizzazioni criminali.
La struttura rientra a pieno titolo fra i sistemi di controllo informale della criminalità ed è nata dall'esigenza crescente di esaminare e studiare il fenomeno in modo sistematico e individuarne i possibili sviluppi.
L'Osservatorio collabora con tutti gli organi di Polizia giudiziaria, con la magistratura, con vari osservatori sulla criminalità e le mafie, e pubblica annualmente il Rapporto Zoomafia, studio completo e aggiornato dello sfruttamento degli animali da parte della criminalità organizzata e non.
Corse
clandestine di cavalli, traffico di cuccioli, combattimenti tra animali, truffe
nell'ippica, business dei canili, contrabbando di fauna e bracconaggio
organizzato, macellazioni clandestine e abigeato, pesca di frodo e illegalità
nel comparto ittico, uso di animali a scopo intimidatorio o per lo spaccio di
droga, traffici di animali via internet e zoocriminalità minorile.
Questi gli argomenti analizzati nel Rapporto Zoomafia redatto da Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell'Osservatorio Zoomafia di LAV.
Compila il form qui sotto e scarica il Rapporto Zoomafia 2024 .
Qui puoi trovare e scaricare il Manuale contro i crimini zoomafiosi a cura dello stesso autore
IL MALTRATTAMENTO ORGANIZZATO DI ANIMALI
E anche il nuovissimo Lineamenti e tecniche per il contrasto alle corse clandestine di cavalli
Tra le attività dell'Osservatorio Nazionale Zoomafia rientra l'analisi criminologica dei fenomeni illegali a danno di animali. Questi sono i principali crimini.
È un fenomeno di cui si sa poco. Si tratta di un disturbo sessuale caratterizzato dall'eccitazione erotica o dalla fantasia di avere rapporti sessuali con animali, o dal praticare attività sessuali con gli stessi in modo non occasionale.
È considerata una psicopatologia solo se è compulsiva e se è suscettibile di procurare danni seri al funzionamento psicologico dell'individuo. Abbiamo analizzato questo fenomeno con un'indagine durata alcuni anni.
Siti internet, chat, gruppi, riviste e filmati, negozi che vendono articoli specializzati, annunci di scambisti di animali, viaggi all'estero in posti dove la zooerastia è legale o tollerata: è il mondo sommerso che emerge nel dossier.
Il tema della violenza nei riguardi degli animali è strettamente collegato al tema della violenza nei riguardi degli esseri umani e dei comportamenti antisociali in genere.
Da decenni in criminologia e in psicologica la ricerca presta attenzione agli effetti e alle conseguenze del coinvolgimento, in modo diretto o indiretto, dei bambini o degli adolescenti a forme di violenza.
Le conseguenze più significative possono essere lo sviluppo di comportamenti aggressivi e antisociali e, in ogni caso, la difficoltà nei rapporti con i coetanei e nei rapporti sociali in genere. Un'indagine svolta dalla LAV nelle scuole medie ha cercato di fare il punto della situazione in Italia.
1500 studenti, tra gli 11 e i 14 anni, hanno partecipato risposto un questionario.
È un fenomeno scarsamente conosciuto. È un problema incompreso e sottovalutato che investe la società intera e che lede sia il benessere psicofisico degli animali che quello delle persone.
Per una risposta efficiente occorre che le procedure e gli interventi siano sistematici e coordinati.
A tal fine abbiamo approntato un protocollo di intervento e una guida per tutti i soggetti e gli enti interessati: “Quel salvare che fa male - L'accumulo di animali: analisi, prevenzione e strategie di intervento”.
La difesa degli animali e del loro ambiente richiede spesso interventi rapidi e concreti.
Le associazioni animaliste e ambientaliste possono concorrere direttamente alla loro tutela anche attraverso le guardie zoofile o ecologico-venatorie volontarie.
Abbiamo prodotto un “Taccuino operativo” sulle attività di polizia giudiziaria delle guardie volontarie.
La nostra speranza è di fornire un piccolo contributo per il corretto svolgimento di questo importantissimo servizio di volontariato e per la corretta conoscenza delle procedure da adottare.
Picchiati, maltrattati, uccisi nei modi più diversi: un'antologia della violenza, che a volte diventa orrore, commessa ai danni degli animali, quella che emerge dalla ricerca "Preso dal nervoso, gli ho sparato" – vittime e offender nel maltrattamento di animali”.
La ricerca si basa sullo studio e l'analisi di 342 casi con 500 persone indagate o condannate per reati contro gli animali.
L'impatto della violenza contro gli animali è devastante: un rapporto tra aggressore e vittima di 1 a 20. Per 500 offender, 10240 le vittime.
Di contro le condanne, laddove sopraggiungono, sono irrisorie e per nulla persuasive.
I crimini zoomafiosi, come i combattimenti tra animali, le corse clandestine di cavalli, la macellazione clandestina, il traffico di cuccioli ecc. per essere contrastati necessitano di un approccio operativo tipico del contrasto alla criminalità organizzata.
Per questo abbiamo preparato un manuale tecnico-giuridico, appositamente pensato per la polizia giudiziaria, che affronti in modo sistematico i vari fenomeni zoocriminali.
I combattimenti tra animali rappresentano una realtà delinquenziale diffusa e preoccupante; per questo occorre vigilare, perché si tratta di un fenomeno socialmente pericoloso che miete numerose vittime animali, con un forte potenziale criminale, che non deve essere sottovalutato.
Abbiamo preparato un manuale, unico nel suo genere, che inquadra giuridicamente il fenomeno e che rappresenta un agile strumento operativo per tutti gli operatori del settore.
Strappati alle cure materne verso i 30–40 giorni di vita, quando hanno l'aspetto tenero e buffo che piace tanto all'acquirente, cani e gatti viaggiano, spesso accompagnati da passaporti falsi o falsificati. Altri arrivano nascosti nei bagagliai di auto. Un trasporto in un bagagliaio può arrivare anche a 50 cuccioli. Altri ancora arrivano nascosti in furgoni o tir, persino in aere, in viaggi che spesso li portano alla morte.
Sono i cuccioli di cane e, sebbene in numero sensibilmente inferiore, di gatto provenienti dall'Europa dell'Est, da Paesi comunitari e no, vittima di un fenomeno illegale: il traffico di cuccioli.