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Animali nei laboratori

Ogni anno sono 450 mila in Italia, oltre 10.5 milioni in UE e 115 milioni nel mondo: macachi, cani, gatti, cavalli, ratti, mucche, maiali, pecore, piccioni, furetti, rettili, pesci e uccelli provenienti da allevamenti o catturati in natura. Tutti sottoposti a esperimenti, soffrono. Sempre.

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La sperimentazione animale, una pratica che l'82,7% degli italiani considera «inaccettabile», (Eurispes- Rapporto Italia 2022), non avviene sotto i nostri occhi.

È un’attività crudele e costante, diffusa e silenziosa, eseguita su animali rinchiusi negli stabulari, quei luoghi dove sono prigionieri e destinati alla ricerca.
Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio, Toscana e Veneto sono le regioni italiane in cui si concentra il maggior numero di stabulari.

Ogni anno 450 mila animali in Italia vivono isolati, maltrattati, costretti a patire la fame e resi dipendenti da droghe e alcol.

Più di 1000 al giorno muoiono per avvelenamento, ustioni, mutilazioni, infezioni e altre malattie. Tutto questo è inaccettabile: gli animali sentono e soffrono come noi.

Ma gli animali non sono come noi: ogni specie è unica per caratteristiche bio-chimiche, morfologia e fisiologia, patrimonio genetico e reazioni ai virus e ai batteri.

Per questo i test sugli animali sono non solo crudeli, ma inattendibili, fuorvianti. È un fatto: il 95% dei test su animali non supera le prove cliniche per gli esseri umani.

Cosa facciamo

La nostra associazione si chiama, non a caso, Lega Anti Vivisezione. Dal 1977 ci battiamo contro una pratica che definire crudele è riduttivo.

Sensibilizziamo e informiamo sulla violenza nascosta nei laboratori e negli stabulari.

Portiamo avanti azioni legali e istituzionali per tutelare e liberare il più elevato numero di animali, nel più breve tempo possibile.

Finanziamo progetti di ricerca sui metodi sostitutivi alla sperimentazione animale.

Un cammino impervio che percorriamo mossi dalla convinzione che il tempo di un’altra ricerca, scientifica, efficace e allo stesso tempo etica, è già qui.

Cosa abbiamo ottenuto

LEGGE N.26/2014 PER LA TUTELA DEGLI ANIMALI DA LABORATORIO

Dopo anni di battaglie, nel 2014 abbiamo ottenuto una delle leggi più avanzate in Europa in termini di tutela degli animali da laboratorio,  fondamentale punto di partenza e non di arrivo nella lotta per una ricerca non violenta. Nel Decreto Legislativo n. 26/2014 sulla sperimentazione animale siamo riusciti a far introdurre numerosi punti migliorativi rispetto al resto dell’Unione Europea: nel nostro Paese non è più possibile allevare cani, gatti e primati da laboratorio (anche la fabbriche di cuccioli come Green Hill non sono più legali).

È inoltre proibito effettuare esperimenti su scimmie antropomorfe (scimpanzè, oranghi, gorilla, gibboni, bonobo) e l'uso di tutti gli animali per la produzione e il controllo di materiale bellico. Non si possono eseguire esercitazioni su animali per la didattica, ad eccezione dei corsi universitari per la medicina veterinaria.

Continua ad essere vietato effettuare test su cani e gatti randagi e su animali resi afoni.

La Legge prevedeva anche l’entrata in vigore dei divieti di testare le sostanze d’abuso come droghe, alcol e tabacco per il 2017 ma, nonostante i 10 anni di battaglie che ci hanno visti in prima linea insieme a centinaia di ricercatori, questa è stata rimandata di anno in anno, fino al 2025.

Speriamo sia quello giusto!

Abbiamo poi ottenuto fondi per i metodi sostitutivi per il primo triennio successivo alla Legge 26/2014 e dal 2020-2022, ma lottiamo affinché siano resi costanti e adeguati a incentivarne lo sviluppo.

LEGGE 413/1993 PER IL DIRITTO ALL’OBIEZIONE DI COSCIENZA

Siamo il primo Paese al mondo ad avere riconosciuto per legge (L. 413 del 1993) il diritto all'obiezione di coscienza alla sperimentazione animale, sia per studenti che per ricercatori.

La Legge 413 è una grande conquista: ogni università o istituto di ricerca è obbligato a mettere a disposizione degli studenti metodi sostitutivi per conseguire gli obiettivi delle ricerche.

Medici, ricercatori, personale sanitario e studenti possono dichiarare la propria obiezione di coscienza e non partecipare ad attività che implichino la sperimentazione su animali, senza che la scelta ne penalizzi la carriera lavorativa o universitaria.

GREEN HILL

Tra i tantissimi altri animali, anche i beagle sono usati per testare farmaci, prodotti chimici, pesticidi, detersivi e altre sostanze.

Green Hill, a Montichiari (BS), era un allevamento in cui ne allevavano migliaia, destinati ai laboratori di tutta Europa. La realtà era nota e da anni le Associazioni ne chiedevano la chiusura.

Nel luglio 2012 la svolta: 2639 cani, tra cui mamme e molti cuccioli, sono stati messi in salvo e affidati a famiglie nel giro di poche settimane.

Un'operazione complessa ed epocale, senza precedenti per numero di animali "da laboratorio" liberati e che ha visto LAV con il suo ufficio legale impegnati in una battaglia giudiziaria clamorosa.

Il 3 ottobre 2017 la Corte di Cassazione ha messo un punto, confermando la condanna di Green Hill.

La storia di Artù, salvato da Green Hill

Artù è nato a Green Hill, il più grande allevamento di beagle “da sperimentazione” in Europa, che grazie alle nostre battaglie legali è stato finalmente chiuso.

FUORI DAI LABORATORI

Abbiamo ottenuto risultati unici in Europa. 5 scimmie uistitì salvate e uscite per sempre da un laboratorio europeo di sperimentazione.

Abbiamo convinto 3 università italiane a chiudere per sempre la loro linea di ricerca sulle scimmie e ad affidare a noi gli animali. Parliamo di 16 macachi dall’università di Modena, 27 dall’ateneo di Padova e 3 da quello di Verona.

Dove sono ora? Tutti al Centro Animanatura Wild Sanctuary di Semproniano dove hanno seguito un percorso di riabilitazione fisica e psicologica e dove ora vivono sotto gli occhi attenti delle nostre primatologhe.

Lucio, Bob e Charlie, salvati dalla sperimentazione nell’Università di Verona

Ecco la storia dei 3 Macachi liberati dall’Università di Verona per essere affidati a LAV. Emozioni fortissime che condividiamo in questo video.

#CIVEDIAMOLIBERI : ALTRI MACACHI DA SALVARE

La nostra battaglia non si ferma, a Parma ci aspettano altri animali. Vittime di una ricerca dell’Università di Torino, 6 macachi verranno resi ciechi per studi su deficit visivi nell’essere umano. L’intera sperimentazione durerà 5 anni.

Abbiamo intrapreso una battaglia legale pluriennale per chiedere lo stop immediato ai test e la liberazione degli animali. Abbiamo ottenuto, grazie alla nostra determinazione e non senza ostacoli, di visionare il progetto e lo abbiamo fatto sospendere ben due volte, ma gli esperimenti purtroppo sono ricominciati.

Noi non molliamo e continuiamo a denunciare il mancato rispetto dei criteri previsti dalle norme e l'invasività del test, che comporta ore di addestramento per gli animali bloccati in scomode sedie e interventi chirurgici al cranio.

Oltre 450.000 italiani si sono uniti alle nostre richieste, firma anche tu.

Che cosa chiediamo

L'INIZIATIVA DEI CITTADINI EUROPEI ECI #ENDANIMALTESTING

Ancora oggi centinaia di migliaia di animali subiscono esperimenti, passando la loro intera vita rinchiusi in un laboratorio, vittime della sperimentazione anche per i cosmetici. L’Iniziativa Europea dei Cittadini (ECI) è un’occasione unica per vedere rispettato il divieto di testare i cosmetici su animali, ottenuto con 25 anni di battaglia animalista Ma la legge è lacunosa, perché permette che molti ingredienti siano ancora testati su animali.

Un esempio? I filtri solari, il botox e tanti eccipienti di nuova sintesi. La petizione ECI chiede anche di applicare i modelli alternativi ai test per le sostanze chimiche, perché ancora oggi migliaia di conigli, cavie, ratti, topi e persino cani soffrono terribilmente e muoiono sottoposti a iniezioni, inalazioni e alimentazione forzata per ingredienti che finiscono nei comuni detergenti e detersivi.

Con la petizione, che si è conclusa con oltre 1.4 milioni di firme, si chiedono inoltre la sostituzione degli animali nella ricerca e maggiori investimenti nei metodi sostitutivi.

METODI SOSTITUTIVI

Chiediamo finanziamenti per lo sviluppo di metodi alternativi alla sperimentazione animale, investimenti nella prevenzione delle malattie e nella ricerca scientifica “human based” con la destinazione del 50% dei fondi pubblici a questo genere di studi.

DIVIETO DEI TEST PER SOSTANZE D’ABUSO E TRAPIANTI DI ORGANI FRA SPECIE

Costretti a fumare l’equivalente di 266 sigarette al giorno, o obbligati a inalare i vapori dell’alcol. Poi uccisi e sezionati. Anche se gli animali non fumano, non bevono e non si drogano, questo è quello che succede ogni giorno a migliaia di loro.

Previsto per il 2017, il divieto di testare per le sostanze d’abuso è stato prorogato più volte. A oggi, la data prevista per l’entrata in vigore del divieto è il 2025. Continuiamo a lottare perché queste torture siano abbandonate per sempre!

Cosa puoi fare tu

Partecipa alle nostre raccolte firme e petizioni.

Segui l’evolversi della nostra battaglia.

Condividi le informazioni e sensibilizza amici e parenti sulla crudeltà della sperimentazione animale.

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