Perché #SfidaGreen è rilevante per la sostenibilità dei Comuni?
#SfidaGreen mira a rendere le mense scolastiche italiane più sostenibili, rafforzandone al tempo stesso il carattere sociale ed etico.
I menu scolastici dovrebbero infatti essere redatti a partire dai Criteri Ambientali Minimi (CAM), che prescrivono una maggiore presenza di cibi vegetali e una riduzione di quelli di origine animale, ma anche essere fonte di stimoli, gusto e un'occasione per scoprire via via più informazioni sul cibo e la sua produzione, offrendo opzioni sane, sostenibili ed inclusive.
Inserire un pasto alla settimana 100% vegetale per tutti i bambini e le bambine, che sia bilanciato e buono, e ridurre quindi i consumi di carne e altri prodotti di origine animale è il primo passo per diminuire le emissioni cittadine e l'utilizzo di acqua.
Aumentare la sostenibilità delle mense scolastiche con l'introduzione di un pasto settimanale interamente plant-based ben si inserisce negli Obiettivi di Sostenibilità dell'Agenda 2030, in particolare:
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Obiettivo 11. Città e Comunità Sostenibili
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11.4 Rafforzare gli impegni per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo.
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11.6 Entro il 2030, ridurre l'impatto ambientale negativo pro capite delle città, in particolare riguardo alla qualità dell'aria e alla gestione dei rifiuti à la produzione di carne genera enormi quantità di CO2eq, metano e ammoniaca, responsabili della creazione e dell'accumulo di polveri sottili in atmosfera.
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11.b Entro il 2020, aumentare notevolmente il numero di città e di insediamenti umani che adottino e attuino politiche e piani integrati verso l'inclusione, l'efficienza delle risorse, la mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici, la resilienza ai disastri, lo sviluppo e l'implementazione, in linea con il “Quadro di Sendai per la Riduzione del Rischio di Disastri 2015-2030”, la gestione complessiva del rischio di catastrofe a tutti i livelli.
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Obiettivo 13. Lotta contro il cambiamento climatico
- 13.2 Integrare nelle politiche, nelle strategie e nei piani nazionali le misure di contrasto ai cambiamenti climatici.
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13.3 Migliorare l'istruzione, la sensibilizzazione e la capacità umana e istituzionale riguardo ai cambiamenti climatici in materia di mitigazione, adattamento, riduzione dell'impatto e di allerta precoce.
Ogni singolo pasto vegetatale permette di risparmiare in media 37 kg di CO2eq e 174 lt d'acqua.
Le più importanti fonti scientifiche indicano che un'alimentazione basata su prodotti vegetali è adatta a tutte le fasce di età ed è quella a cui si dovrebbe tendere per mitigare la crisi climatica.
L'IPCC (il Panel Internazionale sul Cambiamento Climatico) in ogni suo report invita i Governi a modificare i sistemi alimentari proprio nella direzione delle proteine vegetali.
Inoltre, un sistema basato sullo sfruttamento ambientale e animale non fa altro che favorire l'ingiustizia sia climatica, che colpisce sia noi che le generazioni future, sia sanitaria, che minaccia la salute di tutti e tutte.
Se vogliamo che bambini e giovani possano ereditare un mondo migliore di quello in cui viviamo ora, è importante che il cambiamento inizi subito: da sfruttamento e ingiustizia non può svilupparsi un futuro positivo per nessuno.
Arricchire l'alimentazione scolastica di bambini e bambine con un pasto vegetale settimana permette anche di favorire una maggiore inclusività e fornisce importanti spunti perché possano confrontarsi tra loro, e con gli insegnanti, sulle conseguenze delle scelte quotidiane a tavola.