Il cammino verso la necessaria e urgente transizione verso un’alimentazione globale che veda la massima diffusione degli alimenti proteici 100% vegetali è iniziato.
L’1,3% delle persone intervistate per il Rapporto Italia 2022 si dichiara vegano. Si tratta della parte di popolazione che effettua una scelta decisa, ma sono milioni gli italiani che hanno deciso di ridurre l’apporto di proteine animali nella loro alimentazione.
Per motivi etici, salutistici, ambientali o di giustizia sociale.
Il Rapporto Coop 2021 rileva che il 37,9% delle famiglie ha acquistato alimenti plant-based, con una crescita record delle vendite: +47% le bevande, +44% i piatti pronti, +35% surgelati, +34% salse e condimenti.
Per non parlare dell’incoraggiante percorso della carne coltivata [leggi qui la nostra posizione]. Secondo le stime riferite da Eurispes, a partire da 10 cellule muscolari di maiale, in due mesi di coltivazione in vitro si otterrebbero 50.000 tonnellate di carne, che genererebbe solo il 4% dei gas serra, il 45% di consumi energetici, e sfrutterebbe il 2% del suolo necessario alla filiera della carne.
Il cammino verso la necessaria e urgente transizione verso un’alimentazione globale che veda la massima diffusione degli alimenti proteici 100% vegetali è iniziato!
Il ciclo di produzione e del consumo di carne, latte e uova, sfrutta gli animali in diversi modi, (LINK Crudeltà degli allevamenti) e genera enormi danni ambientali, agli ecosistemi e alla biodiversità.
Sono sempre di più gli istituti di ricerca e le organizzazioni internazionali, come IPCC, FAO, World Watch Institute, UNEP, World Economic Forum, che mettono in guardia sull’impatto distruttivo che il consumo di cibi di origine animale allevamenti hanno sul Pianeta che abitiamo.
La cucina senza crudeltà, green al 100%, è gustosa, varia e irresistibile.
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