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Test sostanze d’abuso e xenotrapianti: bocciato emendamento per far slittare divieto

Bocciata la proposta della Senatrice a vita Cattaneo che avrebbe fatto slittare il divieto di test sugli animali per sostanze d’abuso e gli xenotrapianti!

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Ultimo aggiornamento

giovedì 13 febbraio 2025

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Un risultato importantissimo

È stato bocciato, nella seduta di ieri della Commissione Affari Costituzionali del Senato, l’emendamento presentato dalla Senatrice Elena Cattaneo, che avrebbe fatto slittare per l’ennesima volta il divieto di test su animali per le sostanze d’abuso, come fumo e alcool, e per xenotrapianti (trapianto di organi tra specie diverse).

Si tratta di un risultato importantissimo, che consolida un divieto che sarebbe dovuto entrare in vigore ben otto anni fa, ma a seguito di ben tre proroghe è arrivato fino al 1° luglio 2025, consentendo il proseguimento di ricerche obsolete, che hanno portato alla morte di migliaia di animali.

I test sugli animali per testare le sostanze d’abuso come fumo e alcool, così come gli xenotrapianti, sono stati oggetto di numerosissime sperimentazioni negli ultimi 50 anni, con risultati fallimentari e contemporaneamente assorbendo gli investimenti che sarebbero potuti venire direzionati a metodi di ricerca avanzati.

La Commissione Affari Costituzionali, respingendo questo emendamento, ha dato un segnale positivo che celebriamo e appoggiamo. La ricerca scientifica ha bisogno di lasciare al passato metodi di ricerca antiquati e investire finalmente in metodi innovativi come la medicina di precisione, l’intelligenza artificiale e la scienza human-based per il bene di tutti gli esseri viventi, umani e animali.

Noi di LAV, come abbiamo sempre fatto, rimanderemo al mittente qualsiasi tentativo di rallentamento della ricerca scientifica che specula sulla sofferenza animale e celebriamo la volontà di una parte del mondo politico che, come noi, crede in una ricerca etica e innovativa.

Chiediamo quindi che il divieto previsto e approvato nel 2017, venga finalmente approvato e messo in atto, piuttosto che subire gli attacchi di una lobby vivisettoria obsoleta.