L’alimentazione Veg si conferma la scelta più efficace per una gestione responsabile della risorsa acqua: lo ribadiamo, alla vigilia della Giornata Mondiale dell’Acqua istituita dall’ONU (22 marzo), sottolineando che la produzione di carne comporta un consumo di acqua 7 volte maggiore* rispetto alla produzione di un pari quantitativo di proteine vegetali (esempio: soia contro carne bovina).
Abbiamo calcolato che basta il consumo medio di carne di 85 persone, per prosciugare in un solo giorno i 300mila litri di acqua contenuti nella Fontana di Trevi. Con la stessa quantità di acqua si stima che si possano produrre proteine vegetali per sfamare ben 637 persone in un giorno: un divario che fa la differenza e richiama tutti, istituzioni e consumatori, a un’alimentazione responsabile.
Le Nazioni Unite (www.unwater.org) riportano che entro il 2050 l'agricoltura dovrà produrre il 60% di cibo in più a livello globale e il 100% in più nei paesi del Sud del mondo.
Solo un netto cambio di direzione delle scelte alimentari, mettendo fine all’industria della carne, può fare la differenza a favore delle risorse idriche globali, nonché sotto il profilo etico e salutare. Gesti come chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti o si fa la doccia, benché importanti, non saranno mai risolutivi, dal momento che gli allevamenti stanno prosciugando il Pianeta, per far fronte alla produzione di carne e latticini.
(*stima LAV)