Nel #WorldWaterDay2021 dedicato, alla valorizzazione dell’acqua, è fondamentale prendere consapevolezza dell’impatto che la nostra alimentazione ha nell’utilizzo – e nello spreco – di questa essenziale risorsa.
Le previsioni sono chiare e note: secondo la FAO si passerà dal consumo globale di 268.7 milioni di tonnellate di carne del 2020 ai 463.8 milioni di tonnellate del 2050.
Nel contesto italiano – grazie alla nostra ricerca, realizzata da Demetra - è stato dimostrato che dei 730 litri appositamente prelevati e consumati durante l’intero il ciclo di “vita” di 1 kg di carne di bovino, 540 litri sono assorbiti dalla “produzione”, cioè dall’allevamento fino alla macellazione, e 190 si utilizzano per la lavorazione, l’imballaggio, la distribuzione e il consumo.
Il confronto con i legumi parla da solo: per 100 gr di proteine prodotte, in Italia, la carne di bovino necessita di 290 litri d’acqua, mentre i piselli ne richiedono solo 6, 6 litri.
È indispensabile che siamo noi per primi a mettere in atto un cambiamento profondo del nostro sistema alimentare: la prima azione da fare, come singoli - e una di quelle principali consigliate anche nella campagna dell'ONU - è orientarsi verso pasti a base di alimenti 100% vegetali.
Per quanto riguarda la collettività, è invece necessario e urgente che la politica si ponga come faro per guidare una vera transizione ecologica, che deve essere prima di tutto una transizione alimentare.
Per questo, chiediamo un’assunzione di responsabilità delle istituzioni nazionali ed europee nella modulazione di interventi e di processi che conducano al riconoscimento fattivo dell’effetto distruttivo e di assorbimento delle risorse da parte della zootecnia, e smettano di incentivarla!