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World Cage Free Day: abolire le gabbie è necessario e urgente

La Commissione europea deve presentare subito la promessa proposta legislativa sugli animali rinchiusi negli allevamenti.

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Ultimo aggiornamento

lunedì 14 ottobre 2024

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La passata Commissione non ha mantenuto l'impegno preso con i cittadini

Oggi 14 ottobre cade il World Cage Free Day, la Giornata Internazionale dedicata alle condizioni di sofferenza a cui sono sottoposti gli animali allevati in gabbia. La ricorrenza è nata per sensibilizzare l'opinione pubblica sulle terribili condizioni di vita a cui sono sottoposti oltre 300 milioni di animali allevati in gabbia o in recinti individuali in tutta Europa ogni anno.

Sempre più persone, infatti, insistono nel chiedere alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che l’UE presenti la promessa proposta legislativa di divieto d’allevamento in gabbia.

Tutto ha avuto inizio nel 2018, con l’iniziativa dei cittadini europei (ICE) End the Cage Age, firmata da 1,4 milioni di persone nell’arco di un anno e sostenuta da 170 associazioni, tra le quali noi di LAV.

Nel 2021, il Parlamento europeo ha mostrato il suo sostegno al divieto delle gabbie e, poco dopo, la Commissione europea ha assunto un impegno storico a presentare entro la fine del 2023 una proposta legislativa per vietare l’allevamento in gabbia.

Tuttavia, la passata Commissione europea ha deluso le aspettative dei cittadini e delle cittadine, non rispettando l'impegno preso riguardo al divieto delle gabbie negli allevamenti.

Per questo motivo, il Comitato dei Cittadini promotore dell'iniziativa End the Cage Age ha presentato ricorso alla Corte di Giustizia UE richiedendo che la Commissione mantenga l’impegno preso.

Si tratta della prima azione legale  in cui la Commissione europea viene chiamata a rispondere della propria inazione in merito a una ICE su cui aveva assunto un impegno.

È fondamentale continuare a dare voce a tutti gli animali sfruttati dal comparto zootecnico.

Galline, scrofe, conigli, oche, quaglie, tra gli altri, costretti ad un’intera – breve – esistenza in gabbie strette, sovraffollate, nell’impossibilità di muoversi. Una condizione terribile che determina stress e malattie psicofisiche che incidono molto sulla salute degli animali, ma anche problemi di deambulazione, per l’atrofia di arti inutilizzati e ferite da trauma a causa delle gabbie o perché gli animali, nel disperato tentativo di evadere, si feriscono.

La sofferenza degli animali rinchiusi in gabbia è confermata dalla letteratura scientifica, oltre che dall’evidenza di numerose inchieste.

Noi di LAV, insieme alla coalizione ETCA, continueremo a batterci affinché venga rivista l’obsoleta normativa sugli animali cosiddetti da reddito e venga previsto, una volta per tutte, il divieto dell’allevamento in gabbia.

Chiedi anche tu insieme a noi alla nuova Commissione di mettere fine alla sofferenza degli animali negli allevamenti!

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