L’ordinanza del TAR di Venezia emessa il 15 gennaio è tanto scarna quanto cruda nei suoi contenuti: le volpi della provincia di Treviso devono essere massacrate e con esse i loro cuccioli strappati dalle tane da cani appositamente addestrati.
Nonostante il ricorso presentato insieme a ENPA e OIPA e le migliaia di firme con le quali i cittadini hanno richiesto lo stop al massacro, la Provincia di Treviso ha deciso di confermare il piano di abbattimento delle volpi, sostenuta purtroppo dalla decisione del Tar che ha respinto la richiesta di sospensione del provvedimento, senza neppure spiegare il perché.
Dare il via libera al massacro delle volpi senza neppure fornire una motivazione, è del tutto inaccettabile.
Ora i cacciatori della provincia di Treviso, su mandato dell’assessore Lorenzon, potranno proseguire nell’opera di sterminio delle volpi ed anche dei cuccioli che a breve vedranno la luce, "aiutati" da cani appositamente addestrati ad entrare nelle tane.
La difesa di mamme e cuccioli di volpe prosegue: ricorreremo al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar.