Importante svolta nella soppressione di centinaia di topi “da laboratorio” all'Istituto Mario Negri Sud di Santa Maria Imbaro (Chieti): la Procura di Lanciano che aveva aperto un'indagine in seguito alla denuncia presentata dalla LAV, ha rinviato a giudizio il Direttore Amministrativo della Fondazione Mario Negri Sud, con l’imputazione di uccisione di animali senza necessità (art. 544 bis del Codice penale) in quanto avrebbe cagionato la morte di circa 750 topi “Mus Musculus” destinati alla sperimentazione e, non potendo utilizzarli o farli utilizzare per tale fine, ne disponeva la soppressione “per contenere i costi della struttura”. Il processo si aprirà il prossimo 25 giugno.
“Come per l’innovativo processo in difesa dei beagle di Green Hill, conclusosi pochi giorni fa a Brescia in primo grado con tre recenti condanne e la LAV parte civile, la legge deve essere rispettata anche in ambiti come la sperimentazione autorizzata: non ci sono ‘zone franche’! – afferma la LAV - La norma comunitaria e nazionale e la giurisprudenza hanno ampiamente chiarito che tutti gli animali sono essere senzienti e vanno curati e accuditi rispettandone l’etologia, indipendentemente dalla loro destinazione finale. Ci batteremo affinchè vengano puniti tutti i responsabili dell’esecuzione ”.
I topi sopravvissuti al Mario Negri Sud nella scorsa primavera furono sequestrati dalla Procura della Repubblica e dati in affidamento alla LAV per poi, venuto meno il pericolo di uccisione, essere affidati al Centro de “La colline dei conigli” in Lombardia.
Barbara Paladini