Il primo aprile è un giorno in cui lo scherzo è protagonista, e persino i media si concedono di diffondere notizie non vere. Ma gli esperimenti più “assurdi” autorizzati ed eseguiti sugli animali, pur potendo sembrare un macabro pesce d’aprile, sono scandalosamente e drammaticamente veri.
A ricordarlo la Coalizione Europea contro la sperimentazione animale – ECEAE, di cui facciamo parte come rappresentanti dell’Italia, che sottolinea come oltre 11,5 milioni di animali vengano uccisi ogni anno nei laboratori europei per una pseudo-scienza che valica il confine della fantasia più sfrenata.
I casi descritti sembrano un triste gioco pagato con la vita e la sofferenza di esseri senzienti, ma non lo sono: sono reali sperimentazioni, incredibilmente autorizzate nonostante le evidenti impossibilità di ottenere dati applicabili all’uomo, che si differenzia da ogni altro animale per genetica, anatomia, fisiologia, contesto socio-psicologico e condizionamento ambientale.
Pensare e accettare che queste violenze siano il prezzo da pagare per l’avanzamento della ricerca è sbagliato. Se si vuole fare un passo avanti nella scienza bisogna abbandonare il modello animale, che appartiene a una ricerca della fine dell’800 mai validata, e affacciarsi alle nuove tecnologie senza animali, dimostratesi utili, rapide ed etiche.
Solo quando la ricerca tornerà ad avere come unico scopo la conoscenza, la salute dei cittadini e dei malati, si libererà dall’ombra della vivisezione, che rallenta le scoperte scientifiche a fronte di interessi economici e carriere.
[1] Effect of Hypericum perforatum extract in an experimental model of binge eating in female rats. (2012). Journal of Obesity, Article ID: 956137. Università di Camerino (Macerata)
[2] Stress in puberty unmasks latent neuropathological consequences of prenatal immune activation in mice. (2013). Science, 339(6123): 1095-1099
[3] Long-term effects of gestational nicotine exposure and food-restriction on gene expression in the striatum of adolescent rats. (2014). PLoS ONE, 9(2): e88896